toro
Un bel Toro europeo, ma il pareggio fa traballare la qualificazione!
Poteva essere un Toro vincente quello che ha giocato ieri sera contro l'Athletic Bilbao, almeno per la prestazione maiuscola che ha offerto soprattutto nel primo tempo. Infatti soprattutto nei primi 45 minuti, a parte la sbandata iniziale di tutta la difesa, ma direi di tutta la squadra troppo ferma su se stessa e immobilizzata dalla tensione, i ragazzi di Ventura hanno compiuto in campo una prestazione importante, carica di energia e di gioco, dove le due fasce erano predominio di Darmian e Molinaro, senza dubbio tra i migliori in campo.
Se diciamo che per almeno 65 minuti in campo c'era solo il Toro a fare la partita non pensiamo di peccare di valutazione. I granata hanno giocato contro degli avversari bravi a gestire la palla a centrocampo ma che hanno patito più del dovuto le scorribande in attacco di Martinez e Maxi Lopez.
Il venezuelano è stato un vero pungiglione per i difensori avversari, e la sua velocità in più frangenti della partita è stata determinante per tenere mansueti gli spagnoli. Peccato che abbia avuto sui piedi un occasione ghiotta per andare in gol, ma che per poca forza non ha concretizzato. Per quanto riguarda Maxi Lopez nulla da eccepire sui due gol , quello di testa spettacolare, ma l'argentino è piaciuto soprattutto per l'atteggiamento da altruista tenuto in campo , sempre pronto a dettare passaggi filtranti.
Se tutto è andato bene, allora cosa è andato storto? Sicuramente il secondo gol preso dai granata è stato un vero gioiello della fortuna che la nuca di Gurpegi ha spizzicato per poi infilarsi nel sette difeso da Padelli. Quindi fortuna spagnola o sfortuna granata? La cosa che è piaciuta del Toro, che giocava comunque contro una grande squadra, è stata ancora una volta la capacità di ribaltare il risultato, tenendo la vittoria in mano fino al 72 ° minuto. Una vera forza di reazione che oggi deve essere vista come un altro tassello al valore che la squadra ha raggiunto.
Eccellente la disponibilità messa in capo da El Kaddouri in favore di tutti compagni. Il belga-marocchino ha fatto girare tutta la squadra fino a che le forze lo hanno retto. Se avesse più continuità i mezzi per diventare un campione li avrebbe tutti e ieri lo ha dimostrato trascinando il Toro.
Certo, il Bilbao negli ultimi minuti ha colpito anche una traversa ancora da calcio piazzato, e a centrocampo ha dettato legge fino alla fine della partita, ma non ha di certo dominato. Il palleggio spagnolo spesso ha messo in difficoltà i centrocampisti granata che però mai si sono arresi , anzi hanno giocato tutti con la grinta giusta. Peccato solo aver sprecato alcune occasioni da gol che avrebbero permesso al Toro di portarsi sul triplo vantaggio. Invece c'è un po' di rammarico , anzi diciamo tanto rammarico per non aver vinto una partita che a tratti era sembrata abbordabilissima.
Il pareggio allora sta stretto al Toro e porta i granata a vedere in salita una possibile qualificazione; ma è altrettanto vero che appunto si tratta di un pareggio e che quindi una speranza, anche se minima, di giocarsela alla pari in Spagna esiste e bisogna coltivarla.
Anche se il Toro dovrà affrontare uno stadio molto caliente , una vera arena , il Toro dovrà fare solo il Toro e incornare i toreri che lo affronteranno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA