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Ha vinto chi ha sbagliato meno cioè la Lazio ma onore a questo toro che in campo ha giocato da vera squadra e soprattutto ha affrontato la squadra attualmente migliore del campionato senza le prime linee ma con quei giocatori che di solito siedono in panchina. E' vero che i due errori che hanno decretato la sconfitta , terza consecutiva, sono nati da errori di Basha e Jansson, ma i due sono stati per 70 minuti impeccabili.
Basha era un anno che non giocava, eppure vedendolo in campo nessuno si è accorto di quanto sia stato assente. Il ragazzo ha fatto vedere ottime cose in cabina di regia, perdendo mai palla e giostrandola e smistandola sempre bene, poi l'errore fatale che ha innescato il primo gol laziale. Peccato per questa macchia, però il recupero di Basha è veramente importante in questo momento della stagione. Il suo errore non vanifica di certo la sua prova.
Come non ricordare l'impegno di Amauri e il suo quasi gol che solo una prodezza di Marchetti ha tolto dal gonfiore della rete , e i granata erano ancora sul punteggio di parità. Che dure allora di Gaston Silva esterno sinistro che ha fatto davvero bene con belle progressioni sulla fascia ma soprattutto non ha mai sprecato palla facendo funzionare la linea con El Kaddouri.
Sembra strano parlare di positività di squadra dopo aver subito una sconfitta per 2 a 0 eppure la Lazio per vincere ha dovuto trovare due errori granata e sul finire di partita per andare in gol. Prima di ciò il Toro aveva chiuso bene gli spazi e la Lazio aveva faticato a trovare il ritmo giusto, tant'è che per tutto il primo tempo erano i giocatori di Pioli ha sbagliare più passaggi e anche per i primi venticinque minuti del secondo tempo era il Torino che stava facendo la partita.
E' chiaro che alla Lazio con i giocatori che ha nel suo organico non bisogna concedere nulla perché al minimo errore ti sa castigare e così è successo ieri sera. Ma non è stata una vittoria semplice e questo va dato merito alla squadra granata e ai giocatori messi in campo da mister Ventura.
Forse chi ha reso davvero insufficiente la sua prova è il brasiliano Peres in fase calante dalla partita contro l'Udinese. Troppi i palloni persi e soprattutto tanta svogliatezza anche quando doveva battere i falli laterali più volte regalati agli avversari. Il ragazzo appare molto sbiadito rispetto a quello visto e ammirato per tutto il girone di andata. Eppure lui non gioca in coppa per cui dovrebbe essere più fresco degli altri.. invece
Adesso l'obiettivo va direttamente a giovedì quando il Toro affronterà lo Zenit nella partita di ritorno. Serve il miracolo o meglio un Toro più scatenato e concentrato che mai per passare il turno. La sfida è di quelle difficili ma non impossibili e il Toro di missioni impossibili quest'anno le ha superate.
Oggi come oggi il Toro è ancora 9° in classifica e si sta giocando gli ottavi di finale di Europa League ciò c vuol dire che si sta coronando un'altra stagione importante da incorniciare al di là di come andrà a finire la partita di giovedì.
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