La grande attesa sembra esser giunta alle sue battute finali: Buongiorno sta tornando. Il percorso di recupero del difensore granata sta procedendo positivamente e ieri il giocatore ha sostenuto l'allenamento con il gruppo. Con ogni probabilità sarà convocato già contro la Fiorentina ed il suo ritorno potrebbe segnare la svolta per la squadra. Fino ad ora al suo posto si sono alternati Lovato e Sazonov, ma il vuoto creato dall'assenza del giocatore è stato incolmabile.
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Un Buongiorno per il Torino: il suo rientro può segnare la svolta per i granata
Il Toro senza Buongiorno non è lo stesso: i numeri durante la sua assenza
—Buongiorno è fermo dal 26 gennaio, quando durante Torino-Cagliari il giocatore accusò un forte dolore alla spalla. I successivi accertamenti rivelarono che il granata aveva rimediato una lussazione alla spalla e lo staff medico decise di optare per una terapia conservativa, evitando dunque l'operazione. L'assenza di Buongiorno non ha fatto altro che confermare il reale valore del giocatore per la squadra, che senza di lui continua a cambiare radicalmente volto. Le partite giocate dal Torino questa stagione senza Buongiorno sono state complessivamente 9 ed in queste gare i granata hanno trovato la vittoria una sola volta. Nelle ultime 5 gare disputate, dopo l'ultimo infortunio del giocatore, i granata hanno trovato una sola volta i 3 punti, contro il Lecce. Due i pareggi, invece, con Salernitana e Sassuolo a cui si sommano le ultime due sconfitte contro Lazio e Roma. La mente corre poi al primo infortunio di Alessandro in questa stagione, quando per un problema muscolare fu costretto a saltare tre partite in cui il Toro offrì forse le peggiori prestazioni stagionali (pareggio col Verona, sconfitte con Juventus e Inter). In quell'occasione il ritorno di Buongiorno era coinciso con il ritorno alla vittoria, a Lecce, gara decisa proprio da un gol del canterano. Se volessimo esser ancor più puntigliosi si potrebbe considerare come sua nona assenza anche la gara all'Olimpico contro la Lazio, persa 2 a 0. In quell'occasione Buongiorno fu costretto a uscire al 27' per un problema fisico: sarà stata una coincidenza, ma i biancocelesti di Sarri andarono a segno nella ripresa. Senza Buongiorno il Torino ha subito 13 gol e messo a segno 5 reti. Con lui in campo, invece, nelle altre 17 gare il Torino ha subito 12 gol e fatto 20 gol. Numeri incredibili, soprattutto i gol subiti se consideriamo che le partite da lui giocate sono quasi il doppio di quelle saltate.
Grinta e solidità, i caratteri distintivi del Toro con Buongiorno
—Perché il Torino con Buongiorno cambia totalmente faccia? Per trovare la risposta basta ascoltare le sue ultime parole rilasciate alla Gazzetta dello Sport: "Io qui sto bene, sono contento. È il Torino la mia grande". Alessandro oltre alle chiare qualità tecniche e difensive, riesce a conferire al gruppo un qualcosa di ulteriore, di intangibile. Questo "qualcosa in più", con Buongiorno in campo si vede ed è proprio la grinta, la combattività, la voglia di lottare su ogni pallone. Il Torino con lui non si arrende e gioca meglio e ad aiutare la squadra è proprio il senso di appartenenza del giocatore. Il contributo emotivo del canterano incide un sacco e si rivela utile in moltissime situazioni. "Essere del Torino non è come essere di un'altra squadra" ha ribadito il giocatore qualche giorno fa, che in estate ha rifiutato l'offerta di trasferimento all'Atalanta per non abbandonare il suo Toro. Buongiorno quando è in campo riesce ad incarnare tanti di quei valori che appartengono alla tradizione granata e che nel calcio moderno van via via disperdendosi.
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