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Alessandro Salvatico - A fine gara (“fine” per modo di dire) c'era voglia di scherzare, di farlo tra i presenti sugli spalti, di farlo con i calciatori; con De Feudis (“Hai giocato due volte, e due volte...
Alessandro Salvatico - A fine gara (“fine” per modo di dire) c'era voglia di scherzare, di farlo tra i presenti sugli spalti, di farlo con i calciatori; con De Feudis (“Hai giocato due volte, e due volte é successo il finimondo e han sospeso la partita, forse é meglio se non giochi più...!”), con Glik (“Non é un caso se hai segnato ed é iniziato il diluvio universale, é colpa tua...!”), con Ventura (“Sono passati otto mesi e mezzo, ti restano otto partite e mezza”) il quale ha la risposta pronta sempre (“Meglio otto partite e mezza, perché altri otto mesi e mezzo così e mi rovino, assomiglierei a Clint Eastwood con tutte le rughe. Ma solo nel senso delle rughe, eh”).Insomma, l'aria in casa granata pare essere piuttosto rilassata, e certo danno una mano le recenti débacle delle dirette concorrenti alla promozione diretta: un punto in tre, una classifica che, se il secondo tempo di Torino-Reggina non dovesse riservare brutte sorprese ai padroni di casa, parlerebbe di un roboante “+ 6” sulla terza classificata.Peccato però che, causa le mille bizzarrie di un calendario mai così assurdo come quest'anno, sull'acqua di ieri sera (foto N.Campo) si potrebbe scivolare addirittura di un mese; la Reggina in questo ha fatto la sua parte, rifiutando di terminare oggi stesso la partita per poter così recuperare alla causa alcuni giocatori infortunati (anche qui, aiutata da un regolamento un po' così che permette di cambiare completamente le formazioni in campo, facendo disputare di fatto due partite diverse anziché una).Ma ieri, più ancora del primo gol di Glik o delle belle parate di Benussi (migliore in campo), abbiamo ricevuto fin dal pomeriggio le notizie più importanti, relative all'ulteriore avanzamento dei dialoghi fra Gianluca Petrachi, Giampiero Ventura e la proprietà. In attesa che finisse il match per poter riprendere i contatti con i diretti interessati, ecco che anche i “comprimari” di questa storia hanno fornito conferme; finché, davanti alle telecamere, lo stesso allenatore ha ammesso che il rinnovo “ufficioso” (precisando che “c'é una bella differenza” rispetto a “ufficiale”) c'é: biennale, come già annunciato.Se si prolungano i contratti di tecnico e dirigenti ad Aprile, e se -come veniamo a sapere- ci si sta muovendo con una serie di sondaggi in sede di calciomercato, allora chissà che qualcosa non stia davvero cambiando, e in meglio, nella gestione del Torino.
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