Il Toro stecca la prima nella Scala del calcio italiano, in quel di S. Siro, contro un Milan per nulla trascendentale. Ecco perché fa rabbia aver perso una partita che si poteva anche vincere. Certo vincere se alla prima di campionato non si arrivava con una retroguardia nuova e inadeguata per esordire nella nuova stagione. È inammissibile giocarsi l' esordio stagionale con una difesa che a male pena ha fatto uno o due soli allenamenti. Ma allora a cosa possono servire la preparazione precampionato, le amichevoli?
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Un Toro “abbaccato” stecca la prima
Ogni volta che i rossoneri hanno dato accelerazione la difesa granata ha quasi sempre bucato palloni e avversari, e meno male che Suso e Niang non sono proprio dei goleador, sbagliando l'inverosimile.
Silvestri dopo un buon avvio nel secondo tempo è calato vistosamente, Moretti ha sbagliato sul terzo gol di Bacca, stessa cosa per Molinaro sulla prima rete del colombiano, mentre Rossettini non è sembrato di certo un centrale capace di non far rimpiangere Maksimovic. Così proprio non può andare bene. Serve urgentemente un altro difensore da affiancare a Castan.
È vero che questa retroguardia giocava per la prima volta insieme, ma è proprio questo l'errore per una squadra che vuole giocarsi un posto per l'Europa, non ci si può presentare in questo modo, come un colabrodo.
Altro grande problema è stato giocare con un centrocampo senza un minimo di qualità. Obi, Vives, Acquah nonostante l'impegno non possono di certo garantire la qualità. Ma perché Baselli non è stato fatto giocare prima? Si dirà che Baselli non era ancora in forma, ma forse visto il ragazzo in campo vien spontaneo dire che anche un mezzo Baselli vale di certo più di un Obi al cento per cento. Inoltre, nonostante l'impostazione fisica della mediana, non c'è stato il filtro necessario, con la difesa spesso esposta alle scorribande degli avanti rossoneri.
Poi certo l'aver perso Ljajic per infortunio ha disorientato il gioco granata e quello che si era visto di buono nei primi 10 minuti di gioco è poi svanito di colpo. Questo allora diventa un grande problema, se si è già Ljajic-dipendenti.
Quello che invece è piaciuto di questo Toro è sicuramente stato l'impeto messo in campo, la voglia di raggiungere il pareggio, che solo un rigore tirato maldestramente da Belotti ha mandato in fumo. I ragazzi hanno dimostrato carattere e non hanno sfigurato: avrebbero meritato il pareggio per l'impegno profuso, ma non per la qualità espressa in campo.
Il ragazzotto Boyé ha ottime qualità, ma buttato nella mischia è sembrato ancora acerbo. Di certo la sua prestanza fisica lo mette spesso in vantaggio rispetto agli avversari ma è ancora da costruire, e mister Mihajlovic sicuramente lo farà decollare. Belotti, al di là del rigore sbagliato, si è fatto trovare pronto per incornare a rete il provvisorio pareggio.
Insomma, visto questo Milan i granata potevano uscire tranquillamente imbattuti ed invece la delusione aumenta proprio per le manchevolezze che ci sono state a centrocampo in fatto di qualità e nella retroguardia, che è sembrata davvero troppo disorientata.
Sicuramente con Baselli e il rientro di Benassi il centrocampo dovrebbe tornare a funzionar meglio a patto che arrivi questo agognato regista di qualità , mentre in difesa si aspetta un centrale davvero capace di far dimenticare presto Maksimovic.
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