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Un Toro battagliero pareggia contro la Lazio ma quanti sprechi

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L'editoriale di Gino Strippoli / I granata conquistano un prezioso punto ma De Silvestri fa croce e delizia buttando via la possibile vittoria
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Quella di ieri all' Olimpico di Roma, tra Lazio e Torino, è stata un autentica battaglia con tante occasioni da gol, due espulsioni dirette, e due squadre che si sono affrontate a viso aperto. Certo è che il pareggio al Toro sta molto stretto viste le molteplici possibilità di andare a rete e il protagonista in positivo e negativo è stato De Silvestri che per due volte di testa sale in alto in sospensione e prende prima l' incrocio dei pali e poi prende il palo alla sinistra di Strakosha, senza dimenticare il suo tiro salvato sulla linea di porta da Luis Felipe. Giornata super? Nemmeno per sogno, infatti il laterale granata riesce nell' impresa di sprecare quello che di più facile non esiste nel calcio ovvero sbagliare l' insbagliabile davanti al portiere laziale, solo soletto, senza avversari vicini, senza disturbi alcuni, tirando maldestramente con troppo impeto un pallone che chiedeva solo di essere appoggiato in rete al posto di mandarlo sulle gradinate. Un errore madornale che è costato la vittoria al Toro ed infatti chi sbaglia nel calcio di solito paga e solo dopo poco più di un minuto di gioco il Toro è stato giustiziato da una fucilata di Milinkovic Savic, una grande prodezza da fuori area.Davvero un peccato perché se il Toro fosse andato sul 2 a 0 la partita si sarebbe probabilmente chiusa lì.

Ai punti è una vittoria granata ma alla fine il risultato è giusto visto come la Lazio per gran parte della partita ha comandato il gioco, soprattutto nei primi 20 minuti del secondo tempo e in parte del secondo tempo.

Ma il Toro ha fatto la prestazione che ci si attendeva mettendoci sempre grinta e carattere e ha rischiato di vincere la battaglia.

Oltre alle occasioni mancate per sfortuna, vedi i legni colpiti, il Toro deve recriminare anche per un bel contropiede 4 contro 2 che non è stato finalizzato come di poteva fare.

La difesa granata si è dimostrata ancora una volta una fuoriclasse con Djidji davvero superlativo e il solito Nkoulou sempre attento, idem per Izzo che poi si è dovuto ritirare per un piccolo infortunio. Già, Toro che sembra amare la sfortuna visto che al posto dell' ex genoano è entrato in campo con il solito piglio giusto Moretti che ha fatto in tempo a fare una bella scavalcata sulla fascia sinistra per poi capitolare per infortunio.

Il migliore in campo è stato senza dubbio Rincon, il venezuelano ha messo a centrocampo cuore, grinta, carattere e corsa, davvero stupenda la sua prestazione.

Anche il centrocampo granata ha retto bene l' impatto contro avversari molto forti.Encomiabile capitan Belotti al settimo gol in campionato, si è al solito battuto prendendo anche qualche calcio di troppo con entrate degli avversari da tergo.

I ritmi della partita sono stati molto alti, senza pause. Poi l' espulsione di Marusic sembrava preludere ad una possibile riscossa granata con la Lazio chiusa a difendere il pareggio ed invece sul momento più bello è arrivata la ' stupidata' ingenua di Meité capace di farsi sbattere fuori in un momento cruciale della partita. Di lì in poi il Toro si è difeso ad oltranza fino al fischio dell' arbitro e laziali arrembanti contro però il muro insormontabile granata.

Finisce così il girone di andata per i granata che rimangono imbattuti in trasferta e questo è un grande merito da riconoscere alla squadra e a Mazzarri. Inoltre nelle ultime settimane ha dimostrato una certa maturità sfociata in prestazione tutt' altro che deludenti.