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Un Toro d’assalto

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
Manca ormai una manciata di ore alla sfida tra Torino e Bologna e le squadre stanno già affilando le armi. Una partita che le due compagini a livello psicologico sentono molto, chi, come il Toro, ha tanta voglia di far vedere ai propri...

Manca ormai una manciata di ore alla sfida tra Torino e Bologna e le squadre stanno già affilando le armi. Una partita che le due compagini a livello psicologico sentono molto, chi, come il Toro, ha tanta voglia di far vedere ai propri tifosi  che è capace di incornare chiunque tra le mura amiche e chi, come il Bologna, non può pensare troppo di giocare una partita rinunciataria accontentandosi di un buon pareggio, visto che la situazione in classifica non è delle migliori nonostante i gradini salvezza circoscrivano 7 squadre in soli tre punti di differenza. Il Bologna dal canto suo deve reagire alla brutta partenza avuta in campionato soprattutto pensando alla bella stagione passata. Ma oggi quel Bologna è orfano di uno dei più bravi portieri del nostro massimo campionato, ovvero il gatto granata Gillet,  oltre ad aver perso un signor cannoniere come Di Vaio, però ben rimpiazzato da Gilardino, e di un motore di centrocampo importante come l’ex granata Mudingay .  E’ altrettanto vero che la qualità dei felsinei non è in discussione  visto che Guarente, Perez, Pazienza Diamanti, Taider, Garics non saranno dei fuoriclasse  ma sanno giocare  con  un buon rendimento qualitativo. Anche se ad oggi il trio d’attacco formato da Diamanti, Gabbiadini e Gilardino ha  deluso un po’ le attese visto che le reti realizzare dal Bologna sono esattamente 12  come quelle del Toro.  Ma il punto o meglio l’anello debole rossoblu è il reparto arretrato che ha già subito ben 17 reti. Se prima la porta era difesa dal neo granata Jean Francois, che ha fatto sempre miracoli, oggi ne Agliardi ne Curci sembrano dare la giusta sicurezza ai propri difensori. Inoltre Cherubin, Sorensen e Antonsson non rappresentano una gran cerniera difensiva, tantomeno veloce.  Proprio per questo motivo il Torino dovrà cercare di far passare il gioco attraverso le due ali cercando di velocizzare molto le azioni, facendo correre la sfera a terra accompagnata però dai movimenti senza palla di Sansone e Bianchi o chiunque siano le punte messe in campo da Ventura. E’ evidente che più giocatori saranno in movimento e più la linea difensiva avversaria proverà disorientamento. Due esterni e due punte dovranno costituire contro il Bologna il giusto turbo capace di affondare con colpi secchi la nave capitanata da Pioli. Il tutto funzionerà se sia gli esterni alti sia i due centrocampisti troveranno i giusti equilibri per non rimanere in inferiorità numerica a centrocampo.  Soprattutto da Cerci ci si attende una partita gagliarda sia in attacco sia in fase di copertura.  A centrocampo il duello sarà molto atletico e duro per i due granata che risponderanno all’appello, che siano  Gazzi , Brighi o Basha. Sicuramente li attenderanno molti straordinari nel dover affrontare quattro atleti tosti come  Taider, Perez,Pulzetti e Garics. Ma se sulle corsie esterne Stevanovic o Cerci a destra e Santana  a sinistra sapranno affondare bene anche il centrocampo granata ne beneficerà. Visto che il gioco rossoblù sarà ancora una volta imperniato su Diamanti, capace di essere sia assist-man, per le due punte,  sia cannoniere pericoloso, grazie al tiro al fulmicotone che possiede, sarà importante cercare di annullarlo sin dai primi minuti di gioco. Comunque sia il Toro dovrà fare la sua partita ed  essere Toro, pronto a incornare facendo godere tutto l’Olimpico granata..    Gino Strippoli  (foto M.Dreosti)