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Un Toro in astinenza da gol in trasferta

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di Gino StrippoliDal Rigamonti di Brescia il Torino se ne torna sotto la Mole a mani vuote,  dopo una partita  giocata bene e con determinazione. Analizzare una sconfitta, i suoi perché e le sue conseguenti cause è sempre...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

di Gino StrippoliDal Rigamonti di Brescia il Torino se ne torna sotto la Mole a mani vuote,  dopo una partita  giocata bene e con determinazione. Analizzare una sconfitta, i suoi perché e le sue conseguenti cause è sempre facile quando una squadra  ha giocato male. In questo caso nulla si può eccepire sulla prestazione positiva granata. I ragazzi di Ventura hanno disputato la loro miglior partita in trasferta dell’anno sia per le occasioni create sottorete sia per la mole di gioco impressa alla partita. Si era su un campo difficile contro una compagine, quella bresciana, che ad oggi ha portato la sua rete inviolata a 915 minuti. E’ destino che il Toro incontri il Brescia, ed è accaduto anche nel girone di andata, nel momento di maggior forma ma è altrettanto vero che i granata non hanno subito nulla contro questo avversari, anzi le migliori occasioni da gol le ha create proprio la squadra di Ventura capace sin dall’inizio di imporre e proporre il proprio calcio. Tantissime occasioni create, tanto gioco, centrocampo che dominava rilanciando spesso le azioni sulla fascia destra dove ancora una volta Stevanovic si è dimostrato inarrestabile. Partita quasi perfetta e sembra strano dirlo dopo una sconfitta. Ma se c’era una squadra che meritava di vincere era senza dubbio quella granata, sfortunata in più di una circostanza ma anche imprecisa nel finalizzare le occasioni. Troppi gol sbagliati ma bisogna anche dare  merito a chi ha merito ovvero all’estremo difensore bresciano Arcari che ha tolto la gioia del gol con due paratone per ben due volte , strozzando l’urlo degli attaccanti granata. Ma per l’appunto gli avanti granata  si sono anche “mangiati” dei gol che urlano ancora rabbia. Ben sette sono state le occasioni chiare e limpide che il Torino non ha sfruttato, e si sa che quando si spreca troppo il castigo arriva puntuale.

Senza andare in ordine cronologico diciamo subito che il palo ha detto no a Vives, che Arcari si è esibito in due paratone su testa di Glick e su tiro ravvicinato di Surraco e  che su  intervento di Bianchi un difensore di testa ha salvato sulla linea di porta un pallone  che stava entrando ormai in rete. Fin qui ci sta che la bravura del portiere e la sfortuna di un palo dicano no al Toro ma poi arrivano le note dolenti ovvero gli sprechi:  Meggiorini che spreca due chiare occasioni da gol, la prima con un piattone  poco tecnico che ha mandato la sfera lontana dal palo sinistro di Arcari, qui la carenza tecnica è risultata evidente,  infatti dopo una bellissima azione  ed uno scambio volante Meggiorini si opera in un bel movimento che lo porta davanti alla porta e  seppur decentrato sulla destra al posto di cercare  un tiro a effetto a giro, come si dovrebbe fare  da quella posizione spara un diagonale di piatto cercando il palo opposto da posizione difficile. Brutta cosa ed è un peccato perché Meggiorini si era mosso benissimo e si era fatto trovare pronto per il gol, ma la porta non l’ha proprio vista! L’altra occasione buttata al vento dall’attaccante granata arriva al terzo minuto del secondo tempo quando l’ex novarese si fa trovare pronto e indisturbato all’incornata a rete dopo un traversone di Darmian ma la direzione è poco precisa e va a due metri dal palo della porta bresciana. Ultima e settima occasione per urlare al gol capita ad Antenucci, al secondo minuto della ripresa,  il quale, dopo un traversone  partito dalla fascia destra granata, tenta  il gol in sforbiciata acrobatica. Bello e apprezzabile senza dubbio il gesto tecnico ma forse se avesse cercato una finalizzazione  più semplice, ovvero di testa, forse il risultato sarebbe stato diverso. Oltre a queste chiare occasioni da gol si possono contare altri dieci tiri verso la porta avversaria, alti sopra la traversa o deboli e preda  dei guantoni di Arcari.  E il Brescia?  Vere occasioni da gol non ne ha mai avute  se non la sciaguratezza difensiva creatagli da Parisi e Vives che si son fatti saltare come birilli da Zambelli il quale facendo partire  un tiro cross verso l’area granata trova il gol grazie all’accorrente e sfortunato Darmian che nell’intento di spazzare la sfera, in precario equilibrio, cadendo la fa carambolare in rete regalando alla squadra di Calori la più classica delle autoreti! E dire che sino a quel momento Benussi  non aveva mai compiuto parata e sino al ’93 , quando l’estremo difensore si fa apprezzare  per una bella uscita su Piovaccari, il portiere granata è rimasto praticamente inoperoso.

Questa è la dinamica di una partita fatta dal Torino e non dal Brescia, vinta dal Brescia e persa dal Torino. E’ una sconfitta che non deve preoccupare viste le occasioni create dal Toro ma questa astinenza da gol in trasferta pesa e deve finire al più presto.  Dal primo novembre ad oggi i granata hanno segnato solo due gol  in 635’ di gioco in campo avverso e questo non va assolutamente bene così come non va bene il perdurare della vittoria in trasferta che manca da quasi 4 mesi ovvero da Reggio Calabria. Se non si segna non si vince ma i gol non mancano per mancanza di gioco ma soprattutto per imprecisione.

Contro il Brescia non c’è stato nulla di sbagliato nell’atteggiamento della squadra è la buona prestazione ne è la conseguenza logica. Ma spesso la logica e il calcio non vanno a braccetto e quindi la prestazione positiva  questa  volta non ha seguito la logica della vittoria. Il calcio è fatto anche di episodi e su uno di questo il Toro è stato condannato ad una sconfitta che brucia proprio perché immeritata. Dopo questa partita i commenti che spesso si sprecano a vanvera su Bianchi che non segna e spreca, spero finiscano: oggi il capitano è entrato quando il Toro era in svantaggio e dopo che sia Meggiorini che Antenucci avevano sprecato le occasioni già sottolineate. Questo per dire che il problema del gol non è solo Bianchi, come non può essere solo Meggiorini o Antenucci i quali si sono mossi bene in campo. Il Toro deve agire come sta facendo da collettivo e in casa i gol questa squadra li ha sempre fatti. Mancano quelli da trasferta ma già contro il Grosseto, sabato prossimo, gli attaccanti granata saranno pronti a gonfiare la rete e vendicare questa strana sconfitta!