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Un Toro inguardabile e immobile

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di Gino Strippoli Se i più si aspettavano dalla partita contro la Juve Stabia una vittoria schiacciante come reazione alla bruttissima sconfitta  patita contro il Verona sarà rimasto deluso visto che non solo non...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

di Gino Strippoli

 

Se i più si aspettavano dalla partita contro la Juve Stabia una vittoria schiacciante come reazione alla bruttissima sconfitta  patita contro il Verona sarà rimasto deluso visto che non solo non c’è stato quel “tremendismo” (ahi che parolona) che rimanda solo ai ricordi passionali dei tifosi ma non c’e stata vittoria risicata anzi si è rischiato soprattutto nel primo tempo di prendere due sberle tali da tramortire questo torello. Invece è arrivato un prezioso e santifico pareggio che è tanto benedetto dalla squadra e dal mister Ventura ma che non può essere piaciuto a livello di prestazione.Granata che sin dai primi secondi si sono trovati in palese difficoltà, tant’è che come imbambolati si son fatti prendere, dopo soli 30 secondi, dalla velocità di Sau che sgusciando sulla destra si viene a trovare a tu per tu con Benussi che salva uscendo tempestivamente. Non c’è che dire ..un bell’inizio avranno pensato i tifosi granata!  Di qui in poi il Toro sarà preso da raptus di immobilismo, incapace di giocare a calcio, dove nel gioco del calcio è fondamentale il movimento della palla e dei giocatori. Sembra quasi che il Toro si diletta al gioco delle belle statuine. Mai un iniziativa granata a cercare di sfaldare le posizioni prese in campo dalla Juve Stabia. Mai una verticalizzazione, anzi il gioco granata , se di gioco si può parlare, non lievita nemmeno col passare dei minuti anzi si ristagna a tre metri dentro la linea di centrocampo granata con un infinità di passaggi in linea orizzontale da sinistra a destra e da destra verso sinistra, da Ogbonna a Pratali a Glik a Darmian. (Linea Maginot  di attesa?) Questo sarà il primo tempo granata suscitando l’’imbestialimento dei tifosi avversari che tutto potevano aspettarsi ma mai un Toro cosi rinunciatario, ed allora ecco levarsi il grido di buffoni e  vergognatevi all’attendismo mieloso della linea difensiva granata, che sembra poi essere la linea che dovrebbe costruire il gioco granata! Cori meritati se pensiamo che il gioco del calcio è spettacolo o almeno dovrebbe esserlo. Chi paga il biglietto vuole assistere almeno a veder giocare le squadre. Le ripartenze della Juve Stabia ogni volta che avvengono fanno male e sulla fascia sinistra in marcatura Ogbonna è sempre in difficoltà  con Erpen che maramaldeggia ogni volta che tenta un inserimento, come quando al 6’ scappa al difensore granata che viene salvato da Glick. Ancora una  discesa di Erpen, che lascia di sasso Ogbonna,  al 25’. quando mette sulla testa di Sau una palla che va a finire sul palo con Benussi battuto. Poi il gol al 33’ancora con l’accoppiata Erpen Sau e Toro immobile.  Ci sarebbe subito la possibilità di pareggiare ma il solito Meggiorini spreca un tap in su un regalo del portiere Colombi. Poi il regalo più bello di questa partita nell’unica azione granata portata avanti dal giovane Darmian che assiste con una bella pennellata la testa di Sgrigna. Incornata debole verso la porta difesa da Colombi che dormiente e poco reattivo come non dovrebbe essere un portiere lascia che la sfera passi quasi a rallentatore “gonfiando” la rete. Davvero un Toro fortunato e la fortuna teniamocela stretta. Questa la sintesi di un primo tempo davvero scialbo e poco reattivo del Torino.

Ma oggi c’erano tante componenti  a scusante di questo Toro che proprio non frulla più: la scoppola veronese non è stata assorbita anzi la paura è stata preda delle menti granata e poi la disposizione  in campo di alcuni giocatori, alcuni per causa di forza maggiore  (vedi infortuni o turni di riposo).  Stevanovic,  e non è una novità, quando gioca sulla fascia sinistra non rende per nulla cosi come Surraco  è un giocatore che sin qui ha fatto vedere  davvero poco , spesso inqualificabile, se non per un po’ di impegno ma da lui ci si aspettava davvero molto di più invece la sua fascia rimane misera di azioni propositive. Ogbonna sulla fascia sinistra. Nei giorni prima della partita si sono sprecate troppe parole sul fatto che Angelo sia ancora più forte da esterno basso  rispetto alla posizione con cui ha conquistato la Nazionale. In questa partita ha patito davvero molto la sua posizione in campo. E’vero che le potenzialità di Angelo sono talmente eccellenti che anche  in altri ruoli potrebbe far bene, senza dimenticare che Angelo ha esordito con Novellino proprio da esterno basso, però una vita fa, e la disabitudine  a giocare in quel ruolo contro lo Stabia si è fatta sentire. Forse non era il caso di iniziare la partita con D’Ambrosio a sinistra e Ogbonna nel suo ruolo centrale? Sono ipotesi che forse non avrebbero cambiato la partita e le menti dei giocatori. Così come  non sarebbe stato meglio avere, contro una Juve Stabia chiusa nel suo centrocampo, una vera boia  come Bianchi è indirizzargli palloni altri sulla sua testa  tali da essere spizzicati per gli inserimenti di Sgrigna o Meggiorini? O perché non provare mai l’accoppiata Meggiorini Bianchi che spesso in partite di allenamento ha fatto bene?

Sempre mille le ipotesi dopo una partita ma vengono normali dopo aver visto una squadra piena di paura ma soprattutto poco reattiva nel fare la partita. Le scelte sono sempre di Mister Ventura e sue sono le responsabilità di chi mette in campo e di come dispone i suoi ragazzi e non possono essere queste due ultime partite (veramente tre: a Grosseto al di là del risultato qualche avvisaglia si era già vista) a disconoscere il buon lavoro dell’allenatore genovese e il sin qui ottimo cammino della squadra. Siamo d'altronde sempre primi. Ma adesso bisogna davvero stare attenti perché le altre dietro non mollano anzi ribattono colpo su colpo e raddoppiano il passo. Il Sassuolo e il Verona  hanno recuperato due punti e il Pescare ancora deve giocare. L’involuzione  di gioco di queste ultime partite dovrà essere smentita immediatamente contro il Gubbio sabato prossimo. Non ci saranno più attenuanti:contro la squadra allenata da Simoni bisogna vincere e convincere. Ventura ha sempre detto che i campionati di serie B si decidono  da marzo in poi ebbene il mese di marzo non sembra molto proficuo di risultati e di gioco, ma il mese deve ancora finire quindi.. aspettare è lecito anche se un certo nervosismo nella tifoseria comincia a serpeggiare.

Tornando alla partita di Castellamare il punto griffato Sgrigna è stato comunque guadagnato sul campo grazie ad un secondo tempo discreto dei granata e dico solo discreto , dove addirittura i nostri hanno rischiato anche di vincere se solo Glik avesse indirizzato la palla, che arrivava da una conclusione di Ogbonna,  con più precisione in rete e non sul palo. Poi un salvataggio di Ogbonna, finalmente centrale, all’’84 che sventa di testa un traversone pericoloso. La partita  è tutta qui con una  prestazione  granata che ha fatto arricciare il naso a molti ma era importante oggi far un piccolo passo dopo la debacle di una settimana fa e il Toro c’è riuscito giocando come farebbe una provinciale che si batte per non retrocedere, con umiltà mista a tanta paura. Può non piacere  ma il Toro di oggi è così. Non è semplice riprendersi dopo il 4 a 1 subito in casa ed è quasi nella logica  aver giocato così. La reazione  di questa squadra dovrà partire senza dubbio contro il Gubbio e Ventura dovrà in questa settimana preparare bene la squadra . Quindi se per il non gioco espresso contro la Juve Stabia si può accampare la scusante psicologica legata alla precedente sconfitta non si deve però trovare attenuanti alla brutta prestazione con la stanchezza fisica dei ragazzi. Questi, appunto, sono ragazzi che giocano una volta la settimana e si allenano per giocare! Giocano solo il campionato di serie B non giocano in altre competizioni hanno solo il campionato. Come possono esser stanchi ?  Di giocare? Parliamo di giocare una volta la settimana! Alla loro età, a parte il logoro Parisi, gli altri sono ragazzi che non possono essere stanchi di giocare ma devono solo bruciarla l’erba in campo. Non può essere una scusante la stanchezza: su questo bisogna finirla! Sono ragazzi che si allenano e non fanno altri lavori quindi non diamo scusanti dove non possono esistere. Devono e possono reagire ma davvero reagire bene già contro il Gubbio e ancora una volta mister Ventura  dovrà motivarli al meglio cercando di eliminare quelle scorie veronesi che ancora avvolgono i granata.