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Una sconfitta che serve per meditare

Redazione Toro News

Tre partite perse in campionato, quando mancano quattro turni alla conclusione del girone di andata, sono più che accettabili e chiunque avrebbe sottoscritto questo ruolino di marcia per come si erano messe le cose ad...

"Tre partite perse in campionato, quando mancano quattro turni alla conclusione del girone di andata, sono più che accettabili e chiunque avrebbe sottoscritto questo ruolino di marcia per come si erano messe le cose ad agosto.

"E’ anche vero che tutti si sono abituati bene, forse troppo, a questo andamento positivo della squadra, che è riuscita a superare indenne tante insidie, compresa l’abilità di ribaltare risultati sfavorevoli, come una settimana fa contro il Verona.

"Rispetto alle precedenti due sconfitte, tutte fuori casa, la differenza sta che cadere a Bergamo, nel momento più favorevole dell’Atalanta, così come a Mantova ci potevano stare, un po’ meno perdere ad Avellino contro una compagine che stava in fondo alla classifica e che contava molte assenze. Sono proprio queste le partite più subdole e probabilmente i ragazzi di De Biasi non hanno fatto buon uso degli allarmi che il mister aveva sollevato alla vigilia di questa gara tutt’altro che facile.

"Va sottolineato che la mancanza di Balestri si è fatta sentire tantissimo, peccato che debba ancora scontare un turno di squalifica perché il suo apporto è fondamentale nella manovra, sia in fase di impostazione che di difesa. Inutile parlare di Stellone, il suo malanno è la vera nota negativa di tutta questa parte di campionato, lui i gol non li sbaglia. Ardito si è mantenuto nei suoi livelli standard, sempre indomito, Muzzi, Fantini, Edusei, forse il migliore tra i suoi, hanno retto bene, Taibi non si è fatto sorprendere se non nell’occasione dello strano gol di Danilevicius, che sembra essere viziato da un fuorigioco forse millimetrico, ma che comunque non rende l’azione del tutto nitida.

"E’ mancato Rosina e il suo impegno al momento resta altalenante, ma può rifarsi perché i numeri li ha, ha messo in mostra i suoi limiti Doudou e anche Brevi ha sofferto qualche momento di amnesia.

"Non ha mai senso parlare delle decisioni arbitrali quando la squadra nell’insieme è parsa confusa, però una nota su De Santis (Trefoloni ha fatto peggio) va menzionata, con lui difficilmente il Toro riesce a fare la sua partita in modo impeccabile, corsi e ricorsi storici che Cairo deve imparare a riconoscere per farsi sentire quando sarà ora.

"Questa sconfitta comunque va letta anche nel suo lato positivo perché serve ogni tanto posare i piedi per terra e guardarsi in faccia per fare il punto della situazione, così che la dirigenza possa avere le idee chiare su come operare a gennaio alla riapertura del mercato.