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toro
Il sotto titolo forse è troppo forte per il reale valore della squadra, però in relazione all’avverarsi di un sogno-miracolo occorreva che la media inglese fosse rispettata (saremmo stati soli al secondo posto).Il campo ha detto che il Torino è un gradino sotto sia al Lecce che al Cesena e tempo addietro aveva detto che era inferiore anche al Brescia; non dobbiamo farci troppe illusioni riguardo a un esito positivo del campionato anche se mancano sei o forse dieci partite al temine della stagione spotiva.La dignitosa squadra che Petrachi ha realizzato in gennaio ha fatto il massimo che era nelle proprie possibilità, ha giocato quasi tutte le partite da Toro, ritrovando così l’amore del proprio tifo che è ritornato orgoglioso di tifare anche per dei giocatori oltre che solo per la maglia come stava succedendo da novembre in poi.Ci son state partite dove il Torono ha raccolto più di quanto meritava, partite dove ha scialacquato vittorie che oggettivamente erano facili da ottenere e partite dove ha faticato a contenere gli avversari. Sul campo non si è mai arresa quando c’era da lottare per conquistare qualcosa, ha fatto più fatica quando c’era da mantenere o da amministrare un risultato risultando incapace di chiudere le partite, infatti solo due volte, con Grosseto e Frosinone, i granata hanno giocato l’ultimo quarto d’ora senza patemi d’animo.Alla fine grosso modo i punti che il Torino ha conquistato nel girone di ritorno, 28 in 15 partite, sono quelli che si è meritato sul campo, una buona media che se fosse stata tenuta per tutta la stagione avrebbe portato sicuramente i granata in serie A, per il momento solo il Cittadella ha fatto un punto in più.Non dobbiamo lamentarci se giocatori con tecnica superiore alla media hanno sperperato spesso opportunità positive con giocati allucinanti prive di ogni raziocinio tattico o se in fase difensiva non sempre si era posizionati nelle giusta maniera o concentrati a dovere, se questi oltre alla tecnica e alle capacità fisiche avessero anche capacità tattiche o di concentrazione superiori alla media non starebbero giocando un campionato in serie B.Oggi il Torino, come tante volte è capitato, è andato in vantaggio sfruttando un episodio e poi ha dimostrato di non essere in grado di riuscire a mantenere il risultato contro un avversario di pari livello (per me comunque superiore, lo dice la classifica e lo dicono le due partite disputate finite entrambe in pareggio, dove in entrambe il Torino ha faticato) martedì contro un avversario inferiore non è riuscito a chiudere la partita mentre sabato scorso dopo aver subito la partenza sprint del Lecce non è riuscito a recuperare come ha fatto oggi il Brescia.Nelle partite dove si è portato a casa un risultato inferiore alle attese cioè contro Salernitana, Ancona e le tre di questa settimana no, ci sono sempre stati dei motivi di recriminazione dovuti a errori dei giocatori granata o del suo allenatore; ebbene se questi errori si sono ripetuti per più volte stanno a significare che alla squadra comunque manca qualcosa per essere pienamente competitiva.A questo punto considerando che comunque i giocatori hanno onorato la maglia dando tutto quello che avevano (purtroppo a volte non tanto) tocca ai tifosi sostenerli in questo finale di stagione per fare un miracolo e superare squadre oggettivamente più all’altezza della nostra per ambire a tornare in serie A, in fin dei conti non manca tanto.Alla fine, se i calciatori continueranno ad onorare la maglia, occorre fare loro un grande applauso qualunque sia il risultato finale, tenuto in considerazione che in campo ci sono dei giocatori di serie B non paragonabili ai campioni che vediamo in champions league o in serie A (la nostra rosa è formata da giocatori che lo scorso anno sono retrocessi, da giocatori che quest’anno in A non giocavano ma che al Torino si stanno dimostrando pilastri importanti, da giocatori di B in cerca di riscatto e da giovani promesse provenienti dalla C) e che se sbagliano e ci fanno inca..volare per i loro stupidi errori occorre sostenerli e non fischiarli. Anche perché nonostante tutto nulla è perduto e come sbagliano i nostri giocatori, possono sbagliare anche quelli delle altre squadre perché lo hanno già fatto e mi auguro lo facciano ancora.Poi se alla fine saremo promossi occorrerà fare un’altra bella rivoluzione perché a mio parere le tre squadre che quest’anno andranno in A, se per ipotesi non cambiassero nessun giocatore, insieme non riuscirebbero a fare 50 punti nella prossima stagione.
(Foto Dreosti)
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