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editoriale

Una spinta in più, da parte di tutti

Alberto Giulini Vicedirettore 
L'assenza di Zapata è un duro colpo per il Toro, servirà più personalità da parte della squadra

Inutile girarci attorno: il Toro, senza Zapata, perde tantissimo. E non solo per il carico di gol che il colombiano è in grado di garantire ogni anno. Vanoli in un colpo solo ha perso il miglior marcatore ma anche il capitano e principale leader della squadra. Una situazione che costringe il gruppo a responsabilizzarsi: servirà più personalità da parte di tutti, un passo avanti per compensare – almeno sul piano carismatico – un’assenza del calibro di Zapata.

E poi c’è l’aspetto tecnico-tattico: Vanoli perde la sua punta di diamante, l’attaccante in grado di garantire un campionato da doppia cifra. Viene dunque da chiedersi quanto valga il Toro, sul campo, senza il suo capitano e trascinatore. Un anno fa la situazione sarebbe stata drammatica, Zapata rappresentava l’unica vera luce di una squadra che sul piano offensivo aveva numeri da retrocessione. E allora si potrebbe pensare di limitare gli obiettivi stagionali al raggiungimento di una salvezza tranquilla.

Ma parlare di obiettivi a inizio ottobre sarebbe inopportuno e affrettato, oltre che una mazzata per una piazza che sta palesando una certa insofferenza (per usare un eufemismo) nell’accettare il limbo di mediocritas in cui è piombato il Toro. E allora toccherà innanzitutto a Vanoli confermare le buone impressioni di questo inizio di stagione in cui la squadra, pur scricchiolando più del dovuto in fase difensiva, ha saputo segnare con una certa regolarità. Adams dovrà confermarsi ad alti livelli e prendersi l’attacco sulle spalle e Sanabria avrà l’occasione della vita: riuscirà ad impazzire (citando Juric) e tornare ancora una volta in doppia cifra? A 28 anni è ormai ad un bivio e se non ne approfitta ora, con l’opportunità di un ruolo molto più centrale, avrà perso un treno che difficilmente si ripresenterà.

Alla dirigenza il compito di interrogarsi sulla costruzione della rosa e sull’opportunità di inserire subito in rosa un ulteriore attaccante. Le due settimane di sosta sono una manna dal cielo e aiuterebbero un eventuale innesto, ma le cose andrebbero chiuse in fretta e senza perdere tempo, in attesa di un investimento ancor più importante sul mercato di gennaio. Il compito più complesso spetterà invece a Vanoli: andrà compattato ulteriormente un gruppo che ha perso l'ennesimo pilastro ed evitare che l'asticella degli obiettivi precipiti verso il basso. E per riuscirci tutti saranno chiamati a dare qualcosa in più.