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Una vittoria senza illusioni

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
Il 2-1 del Toro al Getafe è la fotografia più nitida di una bella vittoria, giunta addirittura mostrando freschezza agonistica nonostante sia ancora periodo di rodaggio precampionato. Molti meccanismi funzionano già a memoria,...

Il 2-1 del Toro al Getafe è la fotografia più nitida di una bella vittoria, giunta addirittura mostrando freschezza agonistica nonostante sia ancora periodo di rodaggio precampionato. Molti meccanismi funzionano già a memoria, circostanza resa possibile dal fatto che Ventura ha optato per la linea "vecchia", con sette/undicesimi della passata stagione. Guardando oltre il risultato, il tema di giornata era Matteo Brighi, che oggi si giocava il suo destino al Toro. Ebbene il mediano granata ha giostrato bene a centrocampo, costituendo con Gazzi una bella mediana e impreziosendo il tutto con l'assist per Bianchi dell'1-0. Esame superato a pieni voti grazie a precisione e lucidità nella lettura di ogni situazione, pur non mostrando ancora una condizione fisica ai massimi livelli. Altra nota positiva è stata senza ombra di dubbio la prestazione di Rolando Bianchi, il miglior acquisto per Ventura. Un giocatore che ha imparato a muoversi nel gioco venturiano, capace di far salire bene la squadra ed essere punto di riferimento per le avanzate.La cosa che ha colpito è la prontezza nel raccogliere palle vaganti a centrocampo, smistate poi agli esterni o appoggiate ai centrocampisti, permettendo all'azione di ripartire. La difesa, ormai ben registrata, ha sbandato più per eccessiva confidenza che per erroracci (D'Ambrosio a parte). Sia D' Ambrosio che Masiello hanno messo in difficoltà la retroguardia granata con due retropassaggi che potevano costare cari. Il gioco del Toro si è sviluppato soprattutto per vie centrali (i due gol lo testimoniano) con ottime verticalizzazioni, particolare non eccessivamente strano, visto che Ventura lamenta ancora l'assenza di esterni di ruolo da serie A: il giovane Verdi è ancora acerbo e Stevanovic appare troppo isolato, mentre Sansone è un esterno di ripiego e sarebbe un peccato sprecarlo in fascia. Getafe è un esame serio che ha mostrato i progressi di un Toro ancora in costruzione e ha dato a Ventura nuove indicazioni. Normale chiedersi come potrebbe viaggiare un Toro impreziosito da quei quattro acquisti che ancora mancano (quattro se ci sarà lieto fine per Vives, Masiello, Gazzi e Gillet). Il lavoro sul campo di Ventura è ottimo, considerato il materiale a disposizione. Cairo deve dargli giocatori di qualità che possano permettere al tecnico di alzare il livello dell'asticella e - perchè no? - di far divertire. Questa vittoria, però, non deve creare illusioni. La serie A è difficilissima, ma se arriveranno giocatori giusti allora questa vittoria può esser ricordata come un ottimo viatico per un'ottima stagione.   (foto Dreosti)