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Uno sguardo in panchina

Redazione Toro News

di Paolo Morelli

Le chiamano “seconde linee”, ma anche “rincalzi”, seppure quest’ultima definizione sembri poco simpatica. Sono i giocatori deputati a subentrare...

di Paolo Morelli

Le chiamano “seconde linee”, ma anche “rincalzi”, seppure quest’ultima definizione sembri poco simpatica. Sono i giocatori deputati a subentrare ai titolari e che, nonostante vengano spesso tenuti in scarsa considerazione, rivestono un ruolo di grande importanza. Squalifiche, infortuni e turnover impongono alle società di avere riserve all’altezza dei titolari. Certo, i titolari possiedono delle qualità in più, ma la riserva deve comunque essere di buon livello, per garantire adeguata copertura.Valutiamo quindi queste riserve, considerando una formazione titolare composta così: Sereni; Diana, Di Loreto (o Natali), Pratali, Pisano; Zanetti, Corini, Säumel; Rosina, Amoruso, Bianchi. L’attacco è sicuramente il reparto più assortito, ma il rendimento delle “riserve” è un po’ sotto la sufficienza, con le dovute eccezioni. Le apparizioni di Abate sono state molto positive, seppur viziate dall’infortunio patito quest’estate. Abbruscato e Ventola alternano prestazioni sufficienti a prestazioni anonime; un po’ meglio, tra i due, Abbruscato. Stellone non è ancora giudicabile mentre Malonga ha fatto vedere qualcosa di buono, subito prima di infortunarsi. In porta, se non c’è Sereni c’è poca sicurezza. Calderoni mostra qualche lacuna di troppo, forse è ancora piuttosto arrugginito. Chissà se Fontana sarebbe parso “arrugginito” tanto quanto lui, o di più. O magari meno.Passiamo alla difesa. Udine a parte, Rubin non è dispiaciuto, forse meriterebbe più fiducia. Sull’altra fascia invece, il sostituto di Diana, Colombo, ha lasciato un po’ a desiderare (resta significativo il fatto che, sul sito della società, Diana figuri tra i centrocampisti). Al centro della retroguardia invece è piaciuto Ogbonna, pur con qualche ingenuità di troppo. Natali, che per ora consideriamo seconda linea, sta dando incoraggianti segnali di ripresa. Franceschini? Non pervenuto. Il centrocampo pare forse un tantino rimaneggiato. Tra le seconde linee figurano Dzemaili, Barone e Vailatti. E quest’ultimo non ha ancora visto il campo. Lo svizzero invece il campo lo ha visto. Non ha certo impressionato, con prestazioni che oscillano intorno alla sufficienza, ma non ha neanche deluso. Presto potrebbe stupirci, infortunio permettendo. Gradito ritorno (al gol) quello di Barone. Ha accettato il ruolo di “riserva” senza batter ciglio e nelle ultime uscite non è dispiaciuto, in ascesa.Il rendimento delle seconde linee appare quindi abbastanza altalenante. Ottimi risultati quelli di Abate, buoni quelli di Ogbonna, un po’ deludenti quelli di Calderoni e Colombo. Se dovessimo dare un voto generale, che comunque sarebbe una forzatura, non andremmo oltre il 6 meno. Il problema di dare un giudizio sulle riserve è in realtà ben più semplice: su sei gare di campionato e due di Coppa Italia, li abbiamo visti ancora poco. Speriamo di poterli meglio apprezzare nelle prossime uscite, la fiducia non mancherà.