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Urbano Cairo, voto 9 per il presidente del Torino

Cairo
Il pagellone di TN / I dieci anni compiuti alla guida del Toro, ma anche una programmazione volta al futuro della Prima squadra, senza dimenticare il settore giovanile e lo scudetto valgono un bel 9 in pagella per l’anno 2015
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Dare le pagelle e i giudizi nel mondo del calcio è sempre molto difficile , sia per quanto riguarda i calciatori nei dopo partita sia sulle società di calcio con i propri responsabili sulla programmazione e lo svolgimento di una stagione..

Il Torino non sta attraversando un grande momento calcistico, nonostante i numeri dicano il contrario ( i granata hanno più punti dello scorso anno e una partita in meno) infatti gli ultimi due incontri hanno ribaltato una positività che si stava cementando tra i tifosi. Il derby perso in maniera sciagurata e umiliante e il successivo incontro casalingo contro l’Udinese han fatto crollare molte certezze. Più che le sconfitte i tifosi non hanno digerito l’atteggiamento dei giocatori nel dopo derby ( tutti abbracciati o quasi tutti tra sorrisi e strette di mano, mancavano sono i tarallucci e il vino). Il derby è derby e per i tifosi è la sacralità del calcio e certe cose non si devono e possono vedere.

Questa mia premessa ha una spiegazione logica ed è legata alla pagella di fine anno del presidente Urbano Cairo che non può essere che positiva con un bel 9 in pagella. Infatti non si possono accostare certamente i risultati e i comportamenti della squadra con la conduzione di una Società calcistica e poi il presidente mi sembra che abbia chiesto scusa pubblicamente a tutti i tifosi per la stracittadina persa in maniera disonorevole.

Ma l’alto voto lo ha pienamente meritato per tutto il lavoro svolto nell’anno 2015 quindi per metà stagione calcistica dello scorso anno e per metà di quella in corso. Il finale di stagione 2014 –15 ha portato il Toro ha sfiorare l’ingresso in Europa League, a fine stagione nonostante le chiacchiere di mercato che vedevano Urbano Cairo venditore di tutti i migliori giocatori ha in realtà visto il presidente vendere solo Darmian, trattenere Maksimovic, Peres, Maxi Lopez e Glik che erano i giocatori più richiesti ma poi ha giocato un piatto forte dando a Petrachi la possibilità di acquistare i tre giovani più promettenti del campionato italiano ( Belotti, Baselli e Zappacosta) e riscattare a suon di soldi il capitano dell’Under 21 Benassi. Una vera programmazione volta al futuro senza dimenticare i tasselli Obi ( purtroppo si è infortunato) e Avelar.

Insomma una dimostrazione di attaccamento alla squadra e di volerla rinforzare che è stata confermata in questi ultimi mesi con il prolungamento del contratto per Glik, Peres, Maxi Lopez, Molinaro, Vives, Gazzi, Moretti e Bovo, ovvero la conferma di una base sui cui poggiare i giovani e far crescere il Torino. Certo, tutto è migliorabile, come tutto non può essere e risultare perfetto nelle azioni fatte perché c’è poi il campo ha valutare i giocatori ma di questo il presidente ovviamente non ha responsabilità.

Se proprio c’è una pecca da registrare la posso e voglio trovare all’ultimo derby. E’ chiaro come ho spiegato prima che il presidente non è sceso in campo ma una proposta a Urbano Cairo va fatta: caro presidente ad ogni giovane e non che viene al Toro faccia conoscere la storia granata e cosa vuol dire perdere il derby per un tifoso (già di per se soffrirà per almeno due settimane,se basta), e cosa vuol dire per un tifoso granata che ha il Toro nel cuore vedere i propri giocatori a fine partita andare quasi in allegria incontro ai giocatori bianconeri, dopo un'umiliazione subita per 4 a 0. Queste sono azioni inaccettabili. Per cui faccia fare una sorta di Formazione Professionale su cos’è essere del Toro e cosa voglia dire vestire questa maglia. Lei quest’anno ha compiuto i dieci anni alla guida del Torino, un impresa che deve essere riconosciuta da tutti, con alti e bassi ( ma ci stanno nell’arco di un decennio) ma attualmente ha stabilizzato la società e la squadra, oggi il Toro non ha giocatori in prestito, oggi il Toro può e deve guardare al futuro anche nel prossimo mercato invernale per andare a fare quei ritocchi necessari che devono servire per rilanciare il bel piatto giocato quest’estate.

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