- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
toro
Novellino aveva chiesto la svolta, ma a fine gara è arrivato il nono pareggio. Il Mister ha provato ad imporla la svolta schierando, per la prima volta, il trio d’attacco: Rosina, Recoba e Di Michele. In difesa si...
"Novellino aveva chiesto la svolta, ma a fine gara è arrivato il nono pareggio. Il Mister ha provato ad imporla la svolta schierando, per la prima volta, il trio d’attacco: Rosina, Recoba e Di Michele. In difesa si è coperto con i centrali Natali e Di Loreto e con Lanna piazzato davanti a Dellafiore spostato nel ruolo di terzino sinistro. Questo 4-4-2 particolare, ideato per chiudere gli spazi agli attaccanti genoani, non è bastato per agguantare la terza vittoria fondamentale per smuovere la classifica. E’ dalla chiusura del mercato estivo che i tifosi del Toro sognano di vedere sul terreno di gioco il trio, ma alla prima apparizione - complice gli infortuni e la squalifica di Di Michele che hanno tenuto lontano dagli allenamenti e dalle gare i tre – il trio non ha entusiasmato. Qualche lampo si è visto, ma mancano ancora l’intesa e gli automatismi. Bisognerà aspettare di rivederli in campo per giudicare se sono loro tre il valore aggiunto del Toro, nella speranza che non si rivelino un lusso bello a vedersi per le giocate individuali, ma poco incisivo in partita.Chi ha tratto giovamento dal cambio di ruolo è stato Lanna, che nel ruolo di terzino aggiunto non solo è andato più volte al raddoppio, ma ha avuto l’opportunità di potersi spingere in avanti come nell’azione del suo primo gol in granata. Dellafiore spostato sulla sinistra, malgrado non sia il suo ruolo, ha dimostrato di essere il miglior “acquisto” di questa stagione in difesa facendo bene anche nel ruolo di terzino, seppur con qualche piccola difficoltà. Acquisto fra virgolette perché la formula con la quale è approdato in granata (possibilità di riscatto e controriscatto) dà l’opportunità al Palermo, a fine stagione, di riprenderselo dicendo grazie al Torino per averlo valorizzato e pagando per questo un premio ai granata.Il pareggio con il Genoa è un risultato giusto, nessuna delle due squadre ha nulla da recriminare perché per lunghi tratti della partita i due portieri non sono stati impegnati. Nel primo tempo le occasioni da gol sono state decisamente scarse. Eccezione al nono, quando in contropiede, il Toro si presenta dalle parti di Scarpi con Rosina che serve Di Michele che però manda la palla altissima, oltre tutto l’arbitro fischia un dubbio fuorigioco. L’altra occasione è per il Genoa, al diciannovesimo, quando Papa Waigo manda la sfera addosso a Sereni dopo un liscio di Dellafiore che lo ha lasciato libero di poter tirare. Nel secondo tempo i grifoni entrano in campo più convinti a portare a casa i tre punti e dopo soli due minuti colpo di tacco di Di Vaio che sulla sinistra libera Fabiano che con un cross perfetto serve Borriello che batte Sereni. In questo caso Di Loreto ha sulla coscienza il non aver marcato l’attaccante rossoblù. Il Toro sotto di un gol si scuote e otto minuti dopo sull’unica dormita della difesa genoana Ventola entrato al posto di Recoba batte a rete, ma Rossi riesce a deviare provvidenziale la ribattuta di Lanna che si avventa sulla sfera e pareggia. Chi si aspetta di vedere un Toro rinvigorito dal pareggio rimane deluso, perché è il Genoa che, in un paio di occasioni, grazie anche all’ingresso di Leon per Papa Waigo, una proprio di Leon e un’altra di Borriello, risulta più pericoloso. Solo sul finire della partita i granata con Malonga, entrato al posto di Rosina, si rendono pericolosi e potrebbero segnare il gol della vittoria. Azione convulsa nell’area genoana Malonga serve Lanna che a tu per tu con Scarpi non trova la botta vincente, ad onor del vero bravo il portiere ad uscire con tempismo e a sventare il pericolo. Al triplice fischio i granata escono dal campo accompagnati dai fischi del pubblico.Quindici punti dopo quattordici gare: due vittorie, nove pareggi e tre sconfitte; quattordici gol fatti e quindici subiti e domenica a San Siro l’Inter.
© RIPRODUZIONE RISERVATA