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Più dubbi che certezze. In senso positivo, finalmente. Le ottime prove fornite da più di un elemento della squadra, nel doppio confronto con la Roma, affrontata prima in campionato e poi in Coppa Italia, infatti,...
"Più dubbi che certezze. In senso positivo, finalmente. Le ottime prove fornite da più di un elemento della squadra, nel doppio confronto con la Roma, affrontata prima in campionato e poi in Coppa Italia, infatti, mettono il tecnico Walter Novellino in seria difficoltà sulle prossime scelte da operare per schierare con il miglior undici possibile il Napoli. Problemi di abbondanza che ogni allenatore vorrebbe avere, per carità, che finalmente permettono al tecnico granata di contare sullo stato di salute di tutti i suoi giocatori. Il Toro di Coppa, in particolare, ha trasformato alcune pedine dello scacchiere granata che hanno espresso tutto il loro valore, proponendosi con forza per recitare un ruolo di titolari nei prossimi impegni. Ironia della sorte, però, alla tanta abbondanza di centrocampisti e attaccanti di valore, si contrappone un’improvvisa emergenza difensiva. Le squalifiche di Comotto e Lanna, e la contemporanea indisponibilità di Motta, operato al menisco e non in campo almeno per un mese, costringono Novellino a risistemare l’assetto tattico, soprattutto sulle fasce che dovranno necessariamente contare sull’ausilio dell’ennesima novità. E la nuova soluzione del caso, potrebbe essere Tommaso Vailatti. Il giovane centrocampista di Venaria, che compierà 22 anni tra pochi giorni, aveva ben figurato in avvio di stagione tanto da raccogliere gli elogi del mister e di tutto l’entourage granata. Certamente, il suo compito non sarà facile. Abituato alle scorribande nelle zone difensive avversarie, contro il Napoli dovrà più tenere a bada il suo avversario di corsia, cercando di dare un valido contributo ad un reparto che, più che mai domenica, potrebbe essere messo sotto costante pressione dalla spinta degli attaccanti partenopei e da quella che caldo pubblico napoletano. Una sfida intrigante per lui che di esami ne ha dovuti già superare parecchi prima di una consacrazione che, probabilmente, solo per il dato anagrafico non gli viene concessa. Il giovane centrocampista, tanta volontà e carattere da vendere, non si scompone minimamente all’idea di una nuova quanto estemporanea soluzione tattica. Quella di esterno destro di difesa, infatti, è una posizione da lui già ricoperta più volte durante le amichevoli infrasettimanali. Contro il Napoli, purtroppo, non si scherza; l’impegno è ben più probante di quelli svolti in amichevole, ma l’idea di fare il cursore, imitando il suo capitano Gianluca Comotto, lo affascina; l’importante è che anche il sacrificio difensivo gli permetta di ben figurare in questa sua nuova avventura con la maglia granata.
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