C'è di fatto la firma di Vanja Milinkovic-Savic sulla sconfitta granata nel derby. Il portiere serbo è stato, suo malgrado, il grande protagonista della stracittadina persa dal Toro. Sono gravi le responsabilità dell'estremo difensore granata, autore di errori grossolani in entrambi i gol segnati dalla Juventus. Due uscite a vuoto hanno clamorosamente spianato la strada ai bianconeri, permettendo di poter battere a rete con la porta sguarnita.
FOCUS
Vanja Milinkovic-Savic, una gran figuraccia che è spia di scelte tecniche errate
Protagonista negativo: vittoria regalata alla Juve
—Il Toro ha perso il derby facendosi due gol da solo, subendo entrambe le reti su sviluppi di calcio d'angolo. E se si può parlare di un retropassaggio da dimenticare di Ilic che ha regalato palla a Kean, le immagini delle uscite di Vanja sui due angoli decisivi parlano da sole. I suoi sono errori pesanti che hanno regalato la vittoria ad una Juventus che fino a quel momento non si era mai resa veramente pericolosa e sul piano offensivo aveva prodotto ancor meno del Toro.
Primi errori grossolani della stagione
—Gli errori di Milinkovic-Savic arrivano a macchiare una stagione che fino a questo momento era stata nel complesso positiva per il portiere. Dopo l'ottima parata su Nandez alla prima giornata, Vanja aveva tenuto la porta inviolata in quattro occasioni e fino al derby non si era macchiato di errori grossolani. Ma in una partita molto sentita come quella contro la Juve il gigante serbo ha steccato, regalando due gol alla Juve e rischiando di regalarne un terzo, di nuovo per un'uscita sbagliata (anche se Gatti ha messo fuori il colpo di testa). In una situazione del genere non si può non riflettere accuratamente su quelle che sono state le scelte iniziali.
Rendimento altalenante: gravi errori già capitati
—Se finora la stagione era stata nel complesso positiva, lo stesso non si può dire del trascorso granata di Vanja. Il serbo tra i pali ha mostrato un rendimento molto altalenante, passando da alcuni interventi decisivi ad errori gravissimi (il gol di Zappacosta dello scorso aprile, per citare un esempio eclatante). Milinkovic-Savic non è dunque nuovo ad essere messo in discussione, tanto che già nell'inverno del 2022 aveva perso il posto in favore di Berisha. La fiducia di Juric ha però permesso al serbo di riconquistare i gradi di titolare nella passata stagione, vincendo la concorrenza interna dell'albanese, che tra l'altro non ha accettato le scelte del club finendo fuori rosa. Non solo: nello scorso aprile il portiere serbo ha rinnovato il contratto sino al 2026, a conferma del fatto che quella di puntare su Vanja è stata una scelta deliberata di allenatore e società. E così le risorse a disposizione sono state dirottate in altri ruoli.
Non c'è concorrenza: manca un secondo portiere pronto
—Gli errori del derby, sommati agli episodi delle passate stagioni, riaccendono inevitabilmente i discorsi sulla decisione di puntare così convintamente su Milinkovic-Savic. L'abilità nel gioco con i piedi e i rilanci lunghi sono un punto di forza, ma in più di un'occasione i granata hanno pagato a caro prezzo gli errori del portiere. Un giocatore che, in questo momento, non ha concorrenza e non potrebbe essere sostituito. In estate si è scelto di non andare sul mercato per un secondo portiere pronto all'uso, puntando sui giovani Gemello e Popa. Luca ha esperienza solo in Serie C e necessita di trovare ulteriore minutaggio per crescere. Una serata come quella del derby fa pensare che meglio sarebbe stato darlo in prestito per prelevare un secondo portiere con un po' di dimestichezza nella massima serie. Quella relativa ai portieri è una gestione tecnica che, insieme a tante altre scelte, si sta rivelando alla prova dei fatti errata, purtroppo per il Toro.
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