Vanoli è infine tornato sulle esperienze passate. La guida dello Spartak Mosca, nella stagione 2021-2022, è un tassello indelebile nella memoria con il tecnico: "È stata un'esperienza forte, indimenticabile. Farà sempre parte della mia storia. È stata la prima esperienza, poi dopo due mesi è scoppiata la guerra. È successa la cosa più brutta che potesse succedere nel mondo, va oltre il mondo sportivo. Io l'ho vissuta attraverso il mondo sportivo ed è un'esperienza che ha segnato me, i miei collaboratori, i giocatori e soprattutto la mia famiglia perché essendo lontana non è stato facile". E infine, tornando ai tempi di collaborazione con Arrigo Sacchi ai tempi delle Nazionali giovanili e con Antonio Conte durante le esperienze all'Inter e al Chelsea: "Nel calcio bisogna saper fare entrambe le fasi e saperle fare bene. Ho avuto la fortuna nella mia gavetta di avere al mio fianco grandi allenatori, in primis Arrigo Sacchi che ha cambiato il calcio e mi ha fatto vedere cosa vuol dire essere maniacale sul lavoro. Poi ho avuto la fortuna di lavorare con un altro grande allenatore (Conte, ndr), che ha vinto tanto e mi ha insegnato cosa vuol dire fare il manager e gestire un gruppo. È una grande fortuna che ho nel mio repertorio"