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Vanoli affronta l’emergenza con la gioventù: ecco chi è Gabellini

Piero Coletta
Il tecnico granata Vanoli ha confermato che porterà in prima squadra per la trasferta sarda il classe 2006 Gabellini

Paolo Vanoli in conferenza stampa è stato molto chiaro. Il Torino sta affrontando un'emergenza di indisponibili, sia a causa di infortuni come Ilic e Sosa (gli ultimi di una lunga lista), sia per attacchi influenzali. Ora, se in quest'ultima casistica rientra il solo Tameze (che comunque dovrebbe far parte della spedizione in terra sarda), la lista degli infortunati colpisce sopratutto l'attacco granata. Zapata starà fuori per tutta la stagione e il solo attacco ora si restringe a Sanabria e Adams come uniche scelte disponibili. Karanoh resta una buona arma a gara in corso con le sue qualità atletiche, ma non ha l'identikit per fare la prima o la seconda punta. In più c'è ancora Njie out, lo svedese aveva dato delle buone risposte quando era stato chiamato in causa da Vanoli. Ora il tecnico granata è pronto ad affidarsi ad un nuovo giocatore proveniente dal vivaio granata. Il suo nome è Tommaso Gabellini.

Il percorso di Gabellini con la maglia del Torino

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La storia tra Gabellini e il Torino non è iniziata subito in terra sabauda, anzi. Gabellini ha iniziato il suo percorso sul rettangolo verde di gioco nel Rimini. Successivamente è stato prelevato dal Cesena, dove colleziona 13 presenze, 2 gol e 3 assist. Le buone prestazioni lo portano nei radar del Torino. La società granata decide allora di portarlo nel capoluogo piemontese, giocando nell'Under 18 sotto la guida di Antonino Asta. Qui colleziona altre gare di livello, in dodici gare colleziona 6 gol e 1 assist. Alla fine entra nelle rotazioni di Scurto nel precampionato della stagione 23/24, destando grande impressione all'allora allenatore del Torino Primavera. Alla fine della stagione 23/24 colleziona 36 presenze tra Primavera 1 e Coppa Italia Primavera, trovando la via della rete 6 volte e collezionando anche 1 assist.

Le parole di Vanoli su Gabellini e la rinnovata fiducia nei giovani

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Alla domanda su una possibile titolarità di Sanabria il tecnico granata si è espresso così: "Vediamo, si è aggiunto anche Gabellini, che è un giovane interessante. Se un giovane viene chiamato in prima squadra se lo merita, perché io la Primavera la seguo. E' normale che è un salto importante, ma da loro voglio l'entusiasmo e la voglia di mettersi in mostra". Il tecnico granata quindi mischia le carte per la sfida contro il Cagliari. Non c'è nessuna certezza sulle gerarchie offensive in questo momento ed è pronto ad affidarsi alla personalità e all'entusiasmo della gioventù per superare l'emergenza e il primo periodo negativo della gestione Vanoli col Torino. Non è la prima volta che il tecnico dà spazio ai giovani, aspetto con cui ha sempre lavorato. L'anno scorso il suo Venezia era la quinta squadra più giovane del campionato cadetto con 25,6 anni. In questo avvio di annata ha dato spazio a Dembelé (già usato a Venezia), Njie e Gineitis, senza dimenticare anche gli esordi di Alessandro Dellavalle (ora al Pisa in prestito) e di Aaron Ciammaglichella. Dimostrazione di come il tecnico abbia fiducia nei giovani del Torino.

Gabellini, caratteristiche tecniche e statistiche della stagione

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L'attaccante italiano classe 2006 sta portando avanti un processo di crescita importante. Già nella passata stagione si era imposto con le 36 presenze complessive nelle rotazioni di Giuseppe Scurto, quest'anno sta avendo un ulteriore step di crescita. Ormai titolare nella formazione di Tufano, nel 3-5-2 si sta imponendo definitivamente. Più volte è stato l'uomo partita della squadra granata Under 19. In sette gare di Primavera 1 ha siglato 3 gol e confezionato 1 assist. L'anno scorso era più propenso a navigare nell'area di rigore avversaria. Quest'anno invece si sta scoprendo un nuovo modo di intendere per lui il ruolo. Non è solo più un uomo che vive nell'area di rigore, ma sta diventando sempre più bravo a disimpegnarsi tecnicamente con la palla tra i piedi. Inoltre ha mostrato miglioramenti nell'aspetto difensivo. Molti dei miglioramenti sono farina del suo sacco. Se l'anno scorso ha risentito forse l'aspetto di essere pur sempre un sotto leva, ora queste difficoltà sono state superate. Ora per lui si possono aprire le strade della Serie A. Al ragazzo però va dato il tempo di maturare ulteriormente, senza fretta.