Per i detrattori della Serie A la partita di ieri pomeriggio a Genova tra il Genoa di Patrick Vieira e il Torino di Paolo Vanoli è stata l'ennesima conferma che nel nostro campionato vige la regola che l'importante è non incassare, per segnare c'è sempre tempo. La paura ha regnato sovrana tra due squadre molto vicine in classifica che, con ogni probabilità, dovranno battagliare fino all'ultimo rettilineo per mantenersi fuori dai guai. I granata nel primo tempo qualcosina in più l'hanno fatto, approcciando con aggressività la gara. Per la seconda volta di fila l'atteggiamento iniziale è stato positivo, proprio come contro il Napoli; questo è un aspetto in controtendenza rispetto a quanto visto tra Roma e Monza con primi tempi letteralmente regalati. Nella ripresa, però, anche il Torino si è accontentato dello 0 a 0 e lo stesso Vanoli ha fatto capire con le sue mosse conservatrici che il punto a Marassi non era poi così malvagio. Dal canto proprio il Genoa ha mantenuto lo stesso atteggiamento dal primo all'ultimo minuto e Vanja è risultato, almeno per un pomeriggio, del tutto inoperoso. Tracciato questo quadro, non si può che ascrivere la partita del "Ferraris" nella categoria delle gare brutte, noiose e poco palpitanti che qua e là regala la Serie A.
Il Tema
Vanoli con i cambi lancia un messaggio chiaro: a Genova va bene il pari
Tutti cambi ruolo su ruolo. Vanoli non mette nemmeno Vlasic
—Dicevamo delle mosse conservatrici di Vanoli nel corso della ripresa. In effetti, il tecnico granata non ha fatto nulla dalla panchina per cercare di vincere la gara. Rispetto al recente passato non ha proposto alcun cambio di modulo, non ha inserito pedine più offensive per trarne un vantaggio. Si è limitato a cambi ruolo su ruolo, spendendo un messaggio ben chiaro ai suoi ragazzi in campo: stiamo attenti in questo finale, portiamo a casa il punto. La prima sostituzione al 24' della ripresa: Vojvoda fuori, dentro Sosa. In contemporanea anche l'ingresso di Karamoh per Adams. Poi bisogna attendere il 36' per ulteriori due cambi: Pedersen fuori, dentro Lazaro, Njie in campo per Sanabria. Il quinto ingresso all'89': Tameze in mediana per Linetty. Dunque, nessuna variazione sul tema. Un solo aspetto fa discutere: Vlasic relegato in panchina per 90 minuti in un match fisico nel quale un guizzo di qualità sarebbe potuto tornare comodo. Ma mettere un Vlasic avrebbe certamente modificato l'assetto granata più di quanto voleva nella giornata di ieri Vanoli.
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Tra quadratura e difficoltà offensive: il Toro di Marassi
—Sono risultate ancora una volta tangibili le difficoltà offensive del Torino. Questa non è una novità, è soltanto l'ennesimo dato di fatto. Sì, i granata hanno costruito qualcosa in più dei rossoblù ma bastava davvero poco perché l'apporto offensivo del Grifone è stato pari a zero. In questo contesto di mediocrità tecnica del match tra Genoa e Torino Vanoli ha comunque tratto alcuni spunti positivi, su tutti quelli legati alla nuova quadratura che la sua squadra ha trovato. "Siamo usciti a prenderli bene, forse nella conquista della palla poi non siamo stati puliti e dobbiamo migliorare. A volte sembra quasi che si debba tornare indietro, ma a livello tattico abbiamo fatto una buona partita. Abbiamo trovato una quadratura a livello difensivo, ora è mio compito trovare delle soluzioni a livello offensivo, un’alchimia tra le punte" ha dichiarato in conferenza stampa (LEGGI QUI). Anche per la quadratura trovata non ha voluto cambiare le carte in tavola in una gara delicatissima anche per il suo futuro. L'alchimia tra le punte dovrà essere trovata nel prosieguo del mese di dicembre.
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