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Vanoli e la capacità di trovare soluzioni in corsa: vittoria da ex sul Venezia

Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 
Vanoli trova il modo di scardinare un Venezia arcigno e ottiene la più classica vittoria dell'ex

Duttilità tattica. Questo il tesoro più importante che il Torino si porta a casa dal "Penzo" di Venezia, oltre naturalmente ai tre punti. I granata hanno dimostrato di poter cambiare pelle durante la partita in base agli elementi che vengono inseriti in campo. E la cosa potrà essere ancor più accentuata con il rientro dall'infortunio di Vlasic, giocatore duttile per eccellenza. Paolo Vanoli per scardinare il suo ex Venezia ha cambiato le carte in tavola nel corso del secondo tempo e ha cercato di trovare la chiave giusta dopo 45 minuti un po' lenti, fatti di tanti passaggi in orizzontali, di poca verticalità, di una sola grande occasione con Adams e di almeno un paio per il Venezia (bravo in entrambi i casi Vanja Milinkovic-Savic). Il 3-5-2 si è tramutato in 3-4-2-1 con l'ingresso di Sanabria per Ricci e poi è tornato 3-5-2 con la chiamata in campo di Tameze.

Tante le opportunità in avanti: il Torino può cambiare pelle

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Vanoli ha provato a dare più soluzioni offensive con Sanabria. All'ora di gioco, per circa un quarto d'ora, il Torino è tornato a giocare con due sostegni per un'unica punta (Zapata); è tornato quindi a quel 3-4-2-1 mantra di Ivan Juric nelle prime due stagioni, sebbene gli interpreti sulla trequarti fossero diversi rispetto a quelli voluti di solito da Juric (in questo caso sono stati Sanabria e Adams, due che potrebbero tranquillamente agire in avanti in coppia in caso di assenza di Zapata). Per circa un quarto d'ora tutto il potenziale offensivo del Torino è stato calato sul rettangolo verde del "Penzo", però non è bastato per segnare. Ecco quindi l'uscita di uno stanco Adams e l'ingresso di Tameze per ristabilire il 3-5-2 iniziale con Sanabria al fianco di Zapata. In linea generale, comunque, il secondo tempo del Torino è stato migliore del primo. Il gol è poi nato da un calcio piazzato e anche questa è una novità considerato che nel 2023/2024 i granata hanno faticato terribilmente a sfruttare punizioni indirette e calci d'angolo.

Prima gara senza gol subiti, ma ancora qualche sbavatura in difesa

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C'è da dire che il Torino ha portato a casa ieri sera, venerdì 30 giugno, la prima porta inviolata del suo campionato, tuttavia la fase difensiva sembra essere quella sulla quale si dovrà lavorare di più nelle prossime settimane. Sono emerse anche contro la matricola Venezia di Eusebio Di Francesco alcune lacune abbastanza evidenti. Però, Vanoli è stato abbastanza categorico in conferenza stampa: "Cerco sempre di guardare le cose positive, meno quelle negative". E quindi il Torino, c'è da scommettere, ripartirà da quanto di buono fatto fin qui per riprendere il filo dopo la pausa. Va aggiunto che la difesa è stato un reparto letteralmente rivoluzionato in estate e quindi ci vorrà del tempo per vederlo rodato. Tra l'altro, gli interpreti visti fin qui potrebbero cambiare considerati gli ultimi ingaggi. In altre parole, le lacune viste in fase difensiva tra Milan, Atalanta e Venezia non devono destare alcuna preoccupazione piuttosto bisogna prendere quanto di buono e di bello visto dalla cintola in su e con il pallone tra i piedi.