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Vanoli esce promosso da Udine: in mediana le diverse soluzioni vanno sfruttate

Vanoli esce promosso da Udine: in mediana le diverse soluzioni vanno sfruttate - immagine 1
Al Torino sta stretto il pari, ma poteva essere sconfitta per come è andata la gara. Bene alcuni accorgimenti a partita in corso
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Il Paolo Vanoli di Udine strappa una promozione. Il pareggio sta stretto ai granata e dire che poteva essere addirittura una sconfitta. Il Torino ha concesso due gol evitabilissimi sugli sviluppi di calcio d’angolo. Si aggiorna quindi il conto dei gol che non si possono prendere che invece puntualmente il Torino incassa. Tuttavia, a differenza di altre volte, il Torino ha avuto la forza di reagire, anche grazie alle migliorie portate dalla panchina dal tecnico lombardo e ad alcuni accorgimenti tattici. Nell’arco dei novanta minuti n’è venuta fuori una squadra più produttiva in fase offensiva, una squadra rediviva dal punto di vista della costruzione. Le amnesie, come detto, non sono svanite, anzi si sono ripresentate puntuali tanto da mettere in dubbio un risultato positivo. 

Ricci in cabina di regia piace, bene il rilancio di Vlasic

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Le scelte iniziali di Vanoli sono state differenti rispetto a quelle del recentissimo passato. La scelta che più ha sorpreso in positivo è stata quella di riportare Ricci in cabina di regia. L’ex Empoli nel ruolo di mezz’ala non ha pienamente convinto nelle ultime settimane, nel suo ruolo naturale di regista invece è tornato a essere brillante e collante del gioco. Il centrocampo è la zona del campo nella quale Vanoli può sperimentare maggiormente avendo più frecce alla propria faretra. Proprio per tale ragione la decisione di dare fiducia dal 1’ a Vlasic nel ruolo di mezz’ala è apparsa saggia. A imbottire il centrocampo ci ha pensato Gineitis, uno che sa garantire quantità. La mediana di Udine è sembrata molto quadrata, solida e produttiva. In altre parole, Vlasic-Ricci-Gineitis potrebbero essere riproposti insieme anche nel prossimo futuro. Così come hanno convinto le mosse sulla mediana del secondo tempo, di cui tra poco parleremo. Il cruccio per Vanoli riguarda il reparto difensivo. Raramente ha potuto scegliere liberamente. Ieri, domenica 29 dicembre, ha ritrovato Coco ma ha dovuto nuovamente abbassare Vojvoda nel ruolo di braccetto destro confermando Maripan al centro. 

“Per la prima volta una reazione di una squadra che voleva riprendere” 

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A partita in corso alcuni accorgimenti alla lunga hanno dato il loro profitto. Durante l’intervallo Vanoli ha inserito Lazaro per Pedersen e Ilic per Gineitis. La ripresa è iniziata malissimo con il raddoppio dell’Udinese, però nel giro di pochi minuti il Torino è tornato in partita e ha imbastito un secondo tempo di ottima fattura. Come altre volte, l’ex allenatore del Venezia ha stravolto nulla dal punto di vista tattico, non è passato alle tre punte ma ha alzato Vlasic sulla trequarti e ha messo il doppio play con Ilic al fianco di Ricci. Ha usato il 4-2-3-1 e nel giro di 11 minuti i granata sono riusciti a recuperare due gol. È vero che l’Udinese dopo il secondo gol di Lucca ha un po’ mollato di testa, come sottolineato dal tecnico Kosta Runjaic, però il Torino ha avuto il merito di organizzare “per la prima volta una reazione di una squadra che voleva riprendere”, citando testualmente Vanoli. Il merito, per concludere, va anche dato al tecnico che è stato capace di muovere i fili giusti. In mediana le possibili combinazioni sono tante, la partita di Udine lo conferma. Bisogna sfruttarle al meglio.

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