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Vanoli, la scelta di Adams non paga. Baroni approfitta delle incertezze del Toro
Che Adams, allo stato attuale delle cose, è irrinunciabile per il Torino di Paolo Vanoli. Lo si è capito una volta di più nel secondo tempo di ieri, domenica 29 settembre, contro la Lazio. Quando è entrato l'ex Southampton, l'attacco granata ha cambiato marcia. Con il senno del poi si può dire che la scelta di Vanoli di puntare dal 1' su Sanabria anziché su Adams non ha pagato. Il Torino è uscito sconfitto per la prima volta in questo campionato di Serie A e il k.o. con la Lazio fa il paio con quello di Coppa Italia di martedì. Ecco quindi che tutto l'ambiente granata torna sulla terra dopo una settimana con più ombre che luci. Anche la gara di ieri non è stata totalmente ombre, di luci ce ne sono state specie nel secondo tempo; le ombre più allarmanti riguardano la fase difensiva, quella di non possesso, perché ancora una volta il Torino ha dimostrato di essere molto vulnerabile e i numeri non mentono (8 gol subiti in 6 partite, 13 tiri concessi alla Lazio, di cui 7 verso la porta). Come già evidenziato più volte in queste settimane, anche quando il risultato aveva strizzato l'occhio al Torino, la squadra di Vanoli appare troppo fragile senza il pallone fra i piedi e troppo spesso incassa gol che sulla carta appaiono evitabili. "Abbiamo preso gol con errori tecnici evitabili, l'ultimo in quattro contro tre non si può prendere"l'amaro commento di Vanoli in conferenza stampa.
Il primo tempo non ha minimamente soddisfatto Vanoli che l'ha spiegato a chiare lettere durante il proprio intervento postpartita. "Il primo tempo mi ha fatto arrabbiare molto, non capisco. Su questo bisogna lavorare perché siamo stati lenti, è un aspetto che si sta vedendo troppe volte anche con l'Empoli lo avevamo buttato il primo tempo. Secondo me quando siamo liberi di testa siamo un'altra squadra e lo abbiamo visto nel secondo tempo" ha dichiarato il tecnico che non ha fatto altro che ricalcare le parole spese dopo l'Empoli e nella conferenza stampa pre-Lazio. Velocità e intensità sono i due aspetti che stanno mancando al Torino secondo Vanoli e anche con la Lazio le cose non sono cambiate, anzi. Va detto che il Torino nei primi 45' è stato equilibrato eccezion fatta per il buco dell'1 a 0, però l'ex allenatore del Venezia si aspettava qualcosa di diverso in fatto di atteggiamento. Un plauso va fatto a Marco Baroni che lentamente sta forgiando la sua Lazio. Il suo compito non era affatto semplice, ma l'ultima settimana ha dato risposte prestigiose tra Europa League e Serie A. Baroni ha quindi vinto il duello contro il suo ex compagno di squadra ai tempi dell'Hellas Verona e per quanto visto non ha rubato nulla.
Il Torino nell'arco della partita ha cambiato pelle. Nell'intervallo Vanoli ha tolto Tameze e Sosa per Adams e Pedersen ed è così passato 3-4-3 ma dopo il secondo gol è tornato al 3-5-2 con Njie largo e Vlasic mezz'ala. Vanoli ha confermato di non aver paura di modificare modulo a gara in corso. In questo senso è un Torino con più alternative e il tecnico cerca di sfruttarle tutte. Lo stesso allenatore ha spiegato le modde del secondo tempo e ha sottolineato che è rimasto soddisfatto per quanto visto. "Adams e Pedersen sono entrati veramente bene. Abbiamo cambiato modulo per andare più diretto e con il doppio play potevamo giocare con più tranquillità. Ho usato Njie come quinto per avere qualche spunto in più nell’uno contro uno. Sul 2-1 dovevamo risettarci e avere pazienza perché era un momento positivo, invece abbiamo perso posizione e lasciato a loro le ripartenze" ha osservato il tecnico. In conclusione, non tutto è da buttare, però su alcuni aspetti difensivi urgono importanti miglioramenti nel breve periodo.
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