Mister, cominciamo con un commento sulla partita. "Una buona partita, gestita bene, molto ordinati nel primo tempo. Abbiamo concesso poco, anche se in quel poco Vanja ha fatto due belle parate, ma anche noi eravamo presenti. Nel secondo tempo ho provato verso il finale a cambiare perché ci credevo, mettermi 4-2-4 con due giocatori più offensivi. Da lì potevamo creare un po' più di pericolo andando ad attaccare meglio l'ultimo terzo o avere la personalità di liberarsi e crossare di più in mezzo all'area di rigore perché sulle secondo palle c'eravamo, però l'abbiamo fatto poco. Ci siamo esposti ad una grande squadra come il Napoli a qualche ripartenza perché quando incontri queste squadre sono squadre complete".
Prepartita
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Parlava giustamente del 4-2-2, comunque resta questa filosofia, quella di voler coinvolgere tutti anche in quei momenti lì? "Assolutamente, abbiamo bisogno di tutti. I ragazzi lo devono sapere. Da quando sono arrivato qua ho sempre detto che io alleno 25, 26, 30 giocatori, quanti ne ho a disposizione compresi i giovani. E i giovani devono sapere che quando vengono sù possono avere un'occasione, però non devono sbagliare".
Sotto porta sembrava una maledizione, mancavano pochi centimetri per il pareggio. "Non mi piace parlare di maledizione. Ci siamo arrivati e poi dovevamo fare gol. Ci dobbiamo arrivare ancora di più. A me la maledizione non piace, la sfortuna non mi piace, a me piace cercare la fortuna. E quindi per stasera sono contento per la prestazione, meno per il risultato e per quello che potevamo dare".
Giustamente parlava di prestazione, una prestazione che comunque è stata di livello contro una grande squadra. Dà fiducia per il futuro? "Assolutamente, penso che a livello di prestazione e tecnico ne abbiamo sbagliate poche. A volte è mancata quella voglia, quella determinazione che forse, anche stasera nei quindici minuti finali qualche pallone in più per attaccare la seconda palla o l'area ci devono essere. Lo dobbiamo ricercare, perché quando tieni il Napoli nell'ultimo terzo ci devi provare, anche se sono forti. Avere il coraggio di provarci".
Ultima cosa, ora arriva il Genoa. La priorità sarà quella di fare punti? "Assolutamente, è sempre stata la mia priorità. Sopratutto da queste prossime partite. Quando si parla di priorità, anche quando ho affrontato le grandi squadre, penso a vincere ed è ciò che voglio trasferire nei giocatori".
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