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Varese-Torino: attacco sotto accusa

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di Gino Strippoli Inutile fare troppi giri di parole: il Toro da trasferta , che tanto impressionò nella prima fase del girone di andata, s’è  perso. Dove andarlo a trovare? Solo Giampiero Ventura può...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

di Gino Strippoli

 Inutile fare troppi giri di parole: il Toro da trasferta , che tanto impressionò nella prima fase del girone di andata, s’è  perso. Dove andarlo a trovare? Solo Giampiero Ventura può ricondurlo sulla retta via  a patto che anche lui si avveda di certi errori commessi in queste ultime giornate. Aver raggranellato solo sei miseri punti , nelle ultime cinque partite, di cui tre fuori casa, deve portare almeno a far fare  qualche riflessione in più all’allenatore e alla società granata. Dopo la scialba partita contro il Cittadella ci si aspettava un Toro sicuramente più incisivo ed invece sotto la nevicata varesotta il Torino è andato in bianco. Senza far  gonfiare la rete che è poi l’essenza per cui esiste e vive il calcio non può esserci gioia per i tifosi ne avvenire per una squadra che vuole vincere e fare qualcosa di importante. A Varese si sono rivisti i soliti errori sottoporta, due davvero madornali: uno con Surraco che solo soletto davanti all’estremo difensore, da una posizione in cui qualsiasi allenatore ti insegna che devi tirare e cercare il gol, pensa bene di farsi prendere dalla paura di tirare  e quindi di passare la sfera  all’accorrente Meggiorini, che in corsa e sbilanciato calcia un pallone, che più sbilenco non si può alto in curva ( ma questo ci può anche stare visto come la palla saltellava su quel campo che sapeva di fresca aratura).

Qui il gol , anche se la finalizzazione è stata  del nuovo acquisto, s’è l’è mangiato Surraco, anche perché il passaggio che è arrivato all’attaccante granata è stato impresso con troppa forza. L’uruguagio doveva tirare subito, non ci sono scusanti. Se questo era l’ultimo appello per Surraco allora diciamo che la bocciatura risulta evidente e inevitabile visto che, a parte due spunti, di lui si sono di nuovo perse le tracce cosi com’era successo una settimana fa. E allora ci si chiede ma Surraco deve per forza giocare almeno  80 minuti? Vista la sua inconsistenza tecnica e tattica nonché agonistica? Di qui la critica a Giampiero Ventura, reo di averlo tenuto  per troppo tempo in campo a “non giocare”.   In effetti  il “Giampiero” in questo pareggio ci ha messo del suo per quanto riguarda le sostituzioni. Su un campo pesante  come quello di Varese ( dopo 10 minuti dall’inizio sembrava un campo appena arato) forse non era il caso di far entrare prima sia Bianchi che Ebagua più forti fisicamente di Antenucci e Meggiorini,che comunque hanno disputato una buona prima parte di partita? Visto che  giocare palla a terra  dopo 60 minuti era impresa ardua per chiunque non sarebbe stato meglio cercare la testa dei due arieti granata? A dieci minuti circa dalla fine quando i “ due “han fatto il loro ingresso i giochi erano ormai conclusi . Infatti il campo  innevato e scivoloso ha reso più facile il compito difensivo  al Varese   mentre  al contrario è diventato  tutto più difficile per la fase di attacco del Toro.

Toro spuntato anche con Antenucci ,nel primo tempo , che spreca una chiara occasione da gol , inventata di sana pianta da un’azione personale dello stesso Mirco bravo a destreggiarsi tra tre avversari. Però la conclusione  è un tiro di esterno molto debole  con palla che finisce fuori ad un metro dal palo sinistro difeso da Bressan senza avvedersi che sulla sua sinistra Meggiorini era tutto solo. Ci sta che un attaccante sia egoista e forse Antenucci è l’attaccante più in forma che abbiamo al momento ma già  contro il Cittadella si era mangiato davanti alla porta  un gol praticamente fatto.  Che dire di questo pareggio a reti inviolate? Aggrapparsi al rigore non dato? Bressan  è entrato  a valanga su Meggiorini ed è stato vergognoso che  non sia stato dato il penalty e conseguentemente non sia stato espulso il portiere. Un fallo ben più grave di quello commesso da Coppola contro Il Modena. Non è stato dato, inutile piangersi addosso. Piuttosto da quel mancato rigore alla fine della partita ci sono stati almeno 80 minuti per portare a casa i tre punti e a parte un primo tempo dominato dal Toro ,ma in maniera sterile per via delle occasioni sprecate citate in precedenza,  i giocatori granata non sono mai riusciti nei restanti 49 minuti del secondo tempo ( compresi i 4’ di recupero) a rendersi pericolosi, ne con un tiro in porta o verso la porta ne creando una sola occasione da gol. Anzi nel secondo tempo le uniche azioni da gol le ha create il Varese sventate due volte da un ottimo Benussi  ( una  con un’uscita tempestiva quasi  fino a  raggiungere la linea di centrocampo e una con una parata in due tempi )  e una volta con un tiro da fuori area di Zecchin che è andato poco oltre la traversa. Per ricapitolare, il Toro deve darsi una sveglia  immediata.

L’involuzione di gioco è sotto gli occhi di tutti :tifosi e addetti ai lavori.  E’ inammissibile giocare solo un tempo  producendo occasioni da gol che tali poi rimangono. Urge ad esempio rivedere Stevanovic sulla corsia che lui predilige, quella destra, dove può fare la differenza, e non costretto a giocare a sinistra  per fare spazio a Surraco. Questo proprio non va! E se abbiamo avuto ottimi risultati con Antenucci a sinistra, esterno alto, visto che bisogna guardare gli interessi di squadra allora meglio tornare all’antico, visto che i risultati non sono stati disprezzabili anzi. E visto che l’annacquamento da gol non dipende da Bianchi, come si è visto nelle ultime due partite,  rimettiamolo in campo dal primo minuto! Per  Ventura urge riprendere il cammino verso la serie A. Urge  rivedere certi schemi di gioco soprattutto sui calci piazzati. Contro il Varese  su un paio di calci di punizione   si son viste delle cose davvero sciagurate: punizioni a schema che  i giocatori in campo non hanno ne capito ne seguito. Ma si provano gli schemi o no negli allenamenti? Di certo si, e allora come mai in campo ognuno va per proprio conto  senza seguire lo schema proposto?La classifica è ancora li tranquilla ma le ultime prestazioni della squadra sono parse preoccupanti. Ventura costituisce ancora  la vera garanzia per questo Toro.

Il mercato, giunti sia Meggiorini che Benussi e Pasquato e quasi certamente Masiello, si fermerà qui  e dovrà poi dare le giuste risposte sul campo.  Anche se fino alla chiusura delle trattative la sorpresa  per arricchire di vera qualità la rosa di Ventura potrebbe  lo stesso arrivare. L’unico neo è la questione Pasquato: come si fa a prendere un giocatore in prestito secco e valorizzarlo per la Juventus? ( Perché di questo alla fine si tratta da qui a giugno.), In proposito suonano molto male le dichiarazioni fatte da Petrachi secondo cui Pasquato se la Juve non lo riterrà all’altezza di rientrare allora lo tratterà col Toro se no il giocatore tornerà in bianconero! Ciò vuol dire che se il giocatore è buono non rimarrà al Toro? Ma  questa è la programmazione? Comunque auguri a Pasquato che con coraggio, perché no, ha almeno augurato lo scudetto al Milan la serie A al Toro e a se stesso di rimanere in granata.

Queste dichiarazioni forse potrebbero a giugno far pendere  l’ago della bilancia  verso la sponda granata per quanto riguarda la sua permanenza. Che farebbe la Juventus? Si riprende un giocatore che ha tifato per lo scudetto al Milan?