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Vecchio e nuovo Toro

Redazione Toro News

Domani, 8 agosto 2005, al 99% sarà l’ultimo giorno di vita del Torino Calcio 1906. Ormai nessuno più crede alla possibilità che in giornata possa arrivare la famosa fideiussione da 40 milioni di euro, così...

Domani, 8 agosto 2005, al 99% sarà l’ultimo giorno di vita del Torino Calcio 1906. Ormai nessuno più crede alla possibilità che in giornata possa arrivare la famosa fideiussione da 40 milioni di euro, così martedì mattina i giudici del Consiglio di Stato certificheranno la morte del Toro di Cimminelli e Romero. Il primo sabato e ieri ha preferito restare tappato in casa, salvo un paio di brevi uscite nel pomeriggio, il secondo invece ha preferito rifugiarsi in Sardegna, lasciando da solo quel patron che lo ha ricoperto di soldi in questi anni per fargli da portavoce e raccontare una montagna di balle ai tifosi, agli organi d’informazione, a tutti.Da mercoledì ci sarà un nuovo Toro sulla scena, quello di Marengo, Rodda e compagnia. Ma mentre si definiscono gli assetti e le cariche, si deve cominciare a capire da quali giocatori far ripartire la nuova squadra. In attesa di avere prima di tutto certezze sul fronte allenatore. Della rosa attuale, dopo lo svincolo d’ufficio che arriverà tra 48 ore, sarà impossibile trattenere i pezzi migliori: Pinga, Marazzina, Balzaretti, Mudingayi, Mantovani hanno già tutti un nuovo contratto in tasca. Chi sarebbe disponibile ad accettare una ripartenza in B con il nuovo Torino Football Club? I portieri Fontana e Marchetti, i difensori Martinelli e Peccarisi, forse il giovane Marchese, difficilmente Comotto. Ra i centrocampisti c’è qualche speranza di trattenere Conticchio, se l’ex leccese accettasse una decurtazione dell’ingaggio, sono in partenza gli stranieri Natsouras e Keller, mentre Vanin, Vailatti, Acquafresca e Rizzato potrebbero accettare la nuova scommessa, tanto più che inizialmente si ritroverebbero quasi certamente titolari. In attacco, detto già delle partenze di Pinga e Marazzina, sarà complicato trattenere anche Quagliarella, in grado di strappare un contratto interessante in A, mentre Maniero, a 33 anni, senza problemi di conto in anca, potrebbe accettare di fare da anello di congiunzione tra passato e presente. Magari toccherà a Pippo la fascia di capitano della squadra della rinascita.Tra una settimana ne sapremo certamente di più. E verificheremo se la morte del Torino Calcio 1906 sarà accompagnata dal silenzio tipico di ogni funerale o se qualcuno deciderà di seguire gli esempi dei tifosi di Messina e Genoa e preparare una rumorosa contestazione. Non ce lo auguriamo, anche se in molti hanno scritto in questi giorni a toronews sottolineando il fatto che la piazza granata sia stata troppo buona e corretta.Gli ultras, che in questo momento si sono radunati al Filadelfia, sono pronti a marciare su Roma martedì per un estremo tentativo. Gli unici veri sconfitti di questa vicenda sono loro e tutti i tifosi. Gente che la serie A l’aveva meritata come e più dei giocatori. Perché la gente granata in realtà non è mai retrocessa.