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Vecchio mister, nuovo Torino?

Redazione Toro News

di Alessandro Salvatico

 

Le parole e i gesti, nel mondo del pallone, a volte sembrano cadere nel vuoto. Sembrano cadere sul campo, dove quel che conta sono gambe...

"di Alessandro Salvatico

"Le parole e i gesti, nel mondo del pallone, a volte sembrano cadere nel vuoto. Sembrano cadere sul campo, dove quel che conta sono gambe e piedi, ma dove in realtà la testa conta. Se è pesante, se è leggera; se è lucida, se è annebbiata.Nick Amoruso ha parlato proprio della testa dei calciatori del Torino, ieri in conferenza. Una testa che sarebbe andata nel pallone, contro la Fiorentina, dopo il gol preso a freddo. Ma se i calciatori, dunque, non sono automi e non sono nemmeno solamente atleti, ma uomini con sensibilità individuali, ecco che non potranno non aver interiorizzato le parole di Novellino e i gesti dei tifosi.

"Il "nuovo" allenatore vuole dare la carica. Non gli manca la forza nervosa per farlo. Il mister dice che "non si deve più avere paura", quella vista sei giorni fa all'Olimpico; vuole "togliere quella nuvoletta" che gravita sopra al mondo granata; cerca di "dare quella scossa" che serve. Ottimi propositi (e ci mancherebbe che neppure quelli fossero positivi), ma a mio modesto avviso il concetto più importante pronunciato da WaN è quello relativo agli sbagli commessi. "Non rifarò più gli errori che ho fatto", ha detto. Un'accusa che nessuno potrà mai muovere al tecnico di Montemarano è quella di non assumersi le responsabilità delle proprie azioni; nello scorso campionato, spesso anche quando le colpe non erano tutte sue, Novellino le addossava comunque prima di tutto a se stesso.

"Ma se il mister non rifarà gli stessi errori (e ne ha fatti, non diciamo di no), ecco che il proposito deve valere anche per gli uomini che vanno in campo. Che di errori ne hanno compiuti di ogni genere: di approcio alle partite, di mentalità, tecnici. Le parole sono di Novellino, il messaggio forte è arrivato dai tifosi; domenica, dopo l'ultima partita. Se i calciatori del Torino sono uomini intelligenti e sensibili come dice l'allenatore e come li conosciamo, l'avranno recepito. Devono dimostrare che la contestazione ricevuta li tocca nell'orgoglio, e li spinge a far finalmente vedere ciò di cui sono capaci. Come ha detto ancora Monzon, né lui né loro hanno più alibi.

"E' dura, la prima prova del nuovo corso. Si affronta una squadra affamata di vittoria, e che vede quella di oggi come l'occasione più propizia perché Mihajlovic centri il suo primo successo da allenatore. I granata scenderanno in campo al "Dall'Ara" senza Rosina, primo segnale di rilievo lanciato da Novellino. Al momento dell'insediamento del tecnico è stato detto che il capitano dovrà "adattarsi" e "sacrificarsi", ma evidentemente non viene ritenuto pronto per questi compiti. Il dato più significato della formazione schierata da WaN, il quale può scegliere tra una rosa quasi interamente disponibile, è però il taglio dei "vecchi": degli 11 che schiererà oggi dall'inizio, solo 4 (portiere compreso) erano con lui l'anno scorso. A testimonianza del fatto che Novellino vuole un Toro davvero "nuovo".