Non arriva a un punto la diatriba tra Lega Serie A e Venezia per le maglie da gioco dei lagunari. La Lega Serie A considera il design delle maglie dei prossimi avversari del Torino una violazione delle norme prestabilite per la stagione 2021-22. Secondo il Regolamento Divise da Gioco, infatti, lo stemma societario può essere apposto sulla maglia una sola volta. Le casacche dei lagunari però, a detta della Lega, non rispettano queste direttive per la presenza congiunta del leone dorato e della scritta "Venezia".
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Venezia, la Lega boccia ancora le maglie: via lo stemma del leone dorato
I prossimi avversari del Torino costretti ancora a cambiare maglia: è la seconda volta da inizio campionato
LA SCELTA - La società ha sempre risposto alle accuse sostenendo che la scritta "Venezia" al centro della maglia non facesse riferimento al club, ma fosse un omaggio alla città e in quanto tale non potesse essere considerato come un secondo stemma apposto. Tuttavia, per evitare irregolarità, il club si è adeguato eliminando il leone dorato dalle proprie maglie. I lagunari però, non volendo rinunciare allo stemma, avevano proposto una soluzione alternativa: reinserire il leone e modificare la scritta "Venezia" con "Venezia 1600", un riferimento al 1600° anniversario della città.
IL DIETROFRONT - La nuova divisa è stata presentata nei match contro Spezia e Milan, con l'intenzione e la convinzione di poterla riproporre anche contro il Torino. Ma la modifica è stata ancora bocciata e il Venezia è dovuto correre ancora ai ripari con un comunicato: "La soluzione individuata è stata sfortunatamente considerata dalla Lega non in linea con il regolamento e pertanto il nostro Club rimuoverà nuovamente il crest del club dalle maglie gara, al fine di evitare potenziali violazioni del regolamento della Lega". Contro i granata non ci sarà nessun leone dorato sulle casacche dei lagunari.
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