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Venti giorni per ritrovare la brillantezza

Redazione Toro News

Gli infortuni e gli acciacchi hanno caratterizzato il girone d’andata granata. Nonostante le pesanti e continue defezioni, i giocatori adattati e la penuria di uomini, la squadra plasmata da mister Ventura ha dimostrato di esserci, dal...

Gli infortuni e gli acciacchi hanno caratterizzato il girone d’andata granata. Nonostante le pesanti e continue defezioni, i giocatori adattati e la penuria di uomini, la squadra plasmata da mister Ventura ha dimostrato di esserci, dal primo all’ultimo elemento.

La pausa invernale sarà molto utile ed interessante per due fattori. Prima di tutto lo staff avrà la possibilità di lavorare con dovizia di particolari sui muscoli affaticati e sugli acciacchi che hanno costretto ai box giovani come Verdi, Odu e Suciu, i quali hanno rivisto il campo nelle ultime uscite, Pagano, del quale dovrà essere valutato lo stato di forma dopo il pesante infortunio che lo ha relegato ai margini della squadra, Guberti e Darmian, i quali iniziano a vedere una flebile luce in fondo al tunnel della riabilitazione.

Dopodiché sarà opportuno concentrarsi su quei giocatori che hanno accusato maggiormente la fatica, per i quali sarà necessario approntare un programma teso a ricaricare i muscoli e ritrovare le energie necessarie per affrontare la seconda metà di stagione al top. Ci si riferisce a gente come Ebagua, Glik, Vives i quali saranno molto utili, se recuperati fisicamente e mentalmente, nella parte “calda” del campionato. Discorso un po' diverso per Morello, che godrà di questo tempo extra per farsi trovare pronto nella gara contro l'Albinoleffe, quando, a causa della squalifica di Coppola, sarà titolare per la prima volta nella stagione.

In seconda battuta sarà un mese bollente per via del calciomercato. Petrachi, da parte sua, non vive la frenesia patita negli scorsi anni, quando doveva per forza dare una svolta all’andazzo generale, facendosi prendere per il collo con due lire in tasca.

Questa volta il Torino può permettersi il lusso di non aver fretta, di valutare le alternative e, forse, di poter investire seriamente su gente in grado di dare una mano subito e su giovani di prospettiva. Di sicuro gli innesti, se ci saranno, saranno pochi e mirati, in modo da andare a rinforzare il gruppo senza stravolgerlo. Insomma, dopo aver digerito il panettone in casa granata ci si preparerà ad affrontare un gennaio intenso e, si spera, gratificante.

(Foto: M. Dreosti)