Ha parlato dopo la sfida alla Sampdoria il tecnico granata Giampiero Ventura: "La sconfitta deriva da un discorso di approccio. Nel momento in cui affronti con troppa sufficienza o mollezza una squadra buona come la Sampdoria é chiaro che la sconfitta arriva. Dopo questa partita il Torino non può più parlare di Europa chiudiamo il discorso e facciamo un bagno di umiltà. Al 91 ' perdi due a zero e ti fai ammonire (Maksimovic) e non capisci che penalizzi la squadra per la prossima partita. Questo deve farci pensare che la crescita da fare é ancora lunga. Cerci e Immobile sono giocatori che andranno in nazionale perché qui stanno lavorando bene ma devono confermarsi settimana dopo settimana. Questo per noi deve essere un punto di partenza, non di arrivo. I ragazzi che vanno in nazionale devono pensare che questo è l'inizio e che possono fare ancora molto di più. In questi tre anni abbiamo seminato molto, ma oggi abbiamo fatto qualche piccolo passo indietro. Dobbiamo metterci in discussione. Zero punti contro Bologna e Sampdoria diventano pesantissimi se si parla di Europa ma noi non abbiamo mai parlato di Europa né di salvezza ma solo di posizionarci nella parte sinistra della classifica. L'Europa è qualcosa di più grande di noi. Non dobbiamo però più avere approcci alla partita come quello di oggi. Il gol in fuorigioco? Il problema non é quello, ma l'approccio sbagliato dei primi 15 minuti. I punti che abbiamo sono figli della nostra bravura e capacità e non del caso. Il mercato? Non è quello il nostro problema, il nostro problema è l'intensità, cosa facciamo noi e come lo facciamo. Per noi conta l'approccio, a Verona pur andando sotto abbiamo sempre avuto un buon approccio e poi abbiamo vinto. Se visto il problema dei difensori chiamerò dei Primavera? Barreca in settimana volevo chiamarlo ma aveva 39 di febbre. Però su questo discorso dei Primavera bisogna capire che le chiamate non vengono per caso"
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Ventura: ”Approccio sbagliato”
Torino - Sampodoria 0-2 / Il mister granata critica l'approccio della squadra: ''Male nel primo quarto d'ora''
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