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Ventura contro Zeman: una sfida nello spettacolo

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Ed ecco il posticipo notturno dello spettacolo! Già perché sin’ora nessuna partita quest’anno era stata giocata  di lunedì sera ma soprattutto ci sarà la sfida tra due allenatori che nel loro  dna...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Ed ecco il posticipo notturno dello spettacolo! Già perché sin’ora nessuna partita quest’anno era stata giocata  di lunedì sera ma soprattutto ci sarà la sfida tra due allenatori che nel loro  dna hanno  il bel gioco, il far giocare la propria squadra a calcio e soprattutto amano giocarsi la partita a viso aperto. Tra i due mister il più spericolato è senz’altro Zdenek Zeman. Le sue compagini volano in attacco mettendo in difficoltà non solo gli avversari ma anche  il proprio reparto arretrato e di conseguenza gli equilibri difensivi. I primi venti minuti romani sono i più pericolosi per qualsiasi avversario, ma se li si supera indenni ecco che la “giostra” potrebbe muoversi al contrario. Zeman ha grandi giocatori votati al gioco d’attacco, ma che poi non tornano indietro a dar man forte ai propri compagni vuoi per l’età che avanza nel caso di Totti, vuoi per caratteristiche tecniche Osvaldo o Destro e Lamela. Inoltre contro il Toro Zeman non potrà disporre con certezza di De Rossi, Burdisso,Tachtsidis e Stekelenburg, e la difesa giallorossa non ha mai garantito la sicurezza necessaria per ribattere le controffensive avversarie. Castan, Marquinhos, Piris, Dodò son tutti giocatori giovani e  di prospettiva  ma hanno dimostrato molta immaturità in campo. In un campionato come quello italiano certe disattenzioni le paghi a caro prezzo. Basti pensare alle 23 reti subite che la pongono come la terza peggior difesa italiana dopo il Pescara, con le sue 24 reti e il dimissionario Stroppa, e il Chievo con 25 reti. Forse al buon Zeman sarebbero serviti dei difensori più esperti o magari tatticamente più preparati come Darmian, Ogbonna, Glik e perché no anche Rodriguez per non parlare del “nuovo” D’Ambrosio. Una difesa granata che ad oggi è la seconda miglior difesa del campionato con solo dieci reti subite di cui tre prese  in un sol colpo contro il Parma, grazie anche un arbitraggio alquanto discutibile. Se, per l’appunto,  Zeman fa giocare le sue squadre con tanta sfrontatezza e spregiudicatezza non certo lo si può dire per mister GiampieroVentura. Sia in passato che nell’oggi –Toro l’allenatore granata ama far giocare i propri ragazzi a viso aperto, proponendo un fastidiosissimo ( per gli avversari) possesso palla fatto di una fitta ragnatela di passaggi per poi cercare affondi improvvisi sia sulle fasce, con i due esterni, che con verticalizzazioni centrali, per le due punte. Gioco veloce e arioso che in qualche occasione si è ben visto quest’anno con il Toro. Anche perché il tatticismo venturiano è davvero snervante  per gli avversari. Spesso le squadre contro il Toro finiscono  presto l’ossigeno nei polmoni mentre il Toro corre ancora al ’94. Manca  a questa squadra ancora un po’ di velocità non tanto nelle ripartenze (e lo si è visto sia contro la Lazio che contro il Napoli) ma nella velocità di pensiero dei due attaccanti che devono finalizzare meglio le azioni e gli assist dei compagni.Ventura ama il gioco d’attacco ma con il giusto tatticismo, stando sempre attento alla fase difensiva.Ecco perché questa sera il Toro può pensare al colpaccio. La Roma ha solo un risultato da regalare ai suoi tifosi : la vittoria. Al Toro un pareggio sarebbe ben gradito, certo che sei poi arrivasse la vittoria…La partita sarà decisa dalla squadra che saprà stare in campo con più tranquillità e che seguirà alla lettera gli ordini dalla panchina.  Torino che dovrebbe rispolverare la formula, che ben ha fatto nella precedente trasferta romana, con i due esterni alti e le due punte, con inossidabile  Gazzi  a formare la mediana insieme a Basha o Brighi, mentre in difesa dovrebbe esserci il ritorno di  Angelo Ogbonna. Chi saranno i due esterni alti? Sicuramente Cerci e poi potrebbe esserci la sorpresa Verdi con Santana pronto a entrare in campo nei secondi 45 minuti dove diventerebbe devastante. Ma  Ventura potrebbe anche decidere di far giocare proprio l’argentino dall’inizio per poi, a secondo di come andrà la partita, nella ripresa farlo rifiatare irrobustendo il reparto di centrocampo. Frecce veloci come Verdi,Santana e Cerci potrebbero diventare  decisive contro la Roma visti gli spazi che di solito la squadra giallorossa concede.Esterni che dovranno però sostenere in pieno la mediana granata nella fase di non possesso palla visto che  Pjanic, Bradley e Florenzi sono giocatori di prim’ordine. Le due punte granata? Sansone e Bianchi starebbero nella logica ma a  volte la logica non sempre ha spazio nel calcio per cui provocatoriamente dico: e se arrivasse il tempo di Diop?  Il senegalese potrebbe essere, per la sua voglia di mangiare il campo, la scheggia impazzita di questo incontro magari in coppia con Sansone!Di sicuro ci saranno moltissime possibilità di assistere ad una partita spettacolare dove nessuno rinuncerà a giocare e ad attaccare. Certo che mesi fa chi avrebbe mai immaginato che il Toro se la sarebbe giocata a armi pari e a viso aperto contro la Roma?

  Gino Strippoli (Foto Dreosti)