TURIN, ITALY - APRIL 24: Torino FC president Urbano Cairo (L) wearing a jersey with the new name of the stadium in honor of the Grande Torino with head coach Giampiero Ventura prior to the Serie A match between Torino FC and US Sassuolo Calcio at Stadio Grande Torino on April 24, 2016 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Dalla B della cadetteria alla B di Bilbao. Le 217 panchine granata di Gian Piero Ventura hanno segnato senza alcun dubbio la storia recente del Torino, che proprio grazie al tecnico nato a Genova tornò a giocare le coppe europee a 21 anni dall'ultima volta: "Cinque anni vissuti con quella intensità non si dimenticano" ha dichiarato Ventura ai nostri microfoni. Nel corso dell'intervista, poi, l'ex ct della Nazionale ha commentato le possibilità di un ritorno al Torino con un ruolo dirigenziale, ipotesi paventata non troppo tempo fa: "Prima c’erano i presupposti per un mio ritorno, oggi sono venuti meno".
Il momento in cui Ventura fu più vicino a tornare in granata è nel gennaio del 2021, dopo l'esonero di Marco Giampaolo: dato l'ottimo rapporto con Urbano Cairo, il presidente del Toro pensò anche a lui per la panchina. Non se ne fece nulla e arrivò Davide Nicola, che portò i granata a centrare una salvezza sofferta. E ora che la sua carriera da allenatore si è chiusa, il ritorno di Ventura resta possibile soltanto soltanto in una posizione dirigenziale, ipotesi che però non è mai stata concreta.
Tutt'ora, dopo la rescissione del contratto con Antonio Comi, il ruolo di direttore generale del Toro è vacante. Ma non è casuale che sia lo stesso Ventura a dire che i presupposti per un ritorno sono venuti meno. Vagnati, che da poco ha rinnovato il suo contratto, ha pieno mandato sull'area tecnica ed è difficile pensare che le due figure possano coesistere. E per il futuro? Mai dire mai, perché oltre ad essere legato a Torino e al Toro, Ventura ha un ottimo rapporto con Cairo. L'ultimo avvistamento all'Olimpico Grande Torino risale alla partita con il Napoli, ma chissà che in futuro la sua presenza non possa essere più frequente, magari in dei panni diversi rispetto a quelli del semplice tifoso.
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