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"Moduli e schemi, giocatori e visioni di gioco: c'è chi cambia con coraggio, chi per disperazione. E chi invece lo fa solo in situazioni di emergenza. Tra i tanti allenatori oggi in Serie A, ce n'è uno in particolare che a quanto pare ha sempre e solo cambiato per divertirsi e ritrovare nuovi stimoli. E in questa stessa maniera ha poi fatto divertire il pubblico: Giampiero Ventura. Spesso a dire il vero accusato di essere un integralista tattico, fissato con i suoi soliti schieramenti, incapace di cambiare modulo.
"Siccome in molti invocano un cambio di guardia, così da favorire nuovi schemi e nuove trame di gioco nel Torino, ecco che abbiamo scelto di spulciare tutti i vecchi tabellini per paragonare l'impianti tattici utilizzati dai due principali candidati alla panchina granata (in caso di addio di Ventura), ossia Gian Piero Gasperini e Eusebio Di Francesco. Mettendo quindi a paragone le idee portate in campo dai due in carriera, con quelle del tecnico ligure.
"VENTURA, L'ECLETTICO RIFLESSIVO - Tra i tre profili presi in analisi, Ventura è quello con la più lunga carriera alla spalle. Un'esperienza fatta di alti e bassi nella quale l'allenatore è stato chiamato a riciclarsi più volte, rapportandosi con le realtà più disparate, indossando di conseguenza 'vestiti' diversi. Il tecnico ligure - come detto in apertura - è quello che ha cambiato più moduli in carriera: dieci in totale. Nell'ordine: 4-5-1, 4-2-1-3, 4-4-2, 4-3-1-2, 4-3-3, 4-2-4, 3-5-1-1, 3-4-2-1, 3-4-1-2 e 3-5-2. Ma cosa ancora più importante, Ventura - al di là delle situazioni di piena emergenza in cui tutti son costretti a cambiare - è stato in grado di passare con successo dalla difesa a quattro a quella a tre, dalla mediana in linea a quella a triangolo sino al rombo. E lo stesso vale per l'attacco. I casi principe sono rappresentati dal Pisa, quando passò dal 4-4-2 al 4-3-3 a stagione in corso e al Torino: dal 4-2-4 al 3-5-1-1. Eclettico, in granata ha cambiato 7 moduli, ma fortemente riflessivo: Ventura ci ha spesso messo almeno otto mesi prima di schierare un modulo nuovo dal primo minuto. Un lasso di tempo che più volte ha coinciso con l'inizio di una nuova stagione o di una nuova avventura.
"CHIODO FISSO GASPERINI - Se c'è un allenatore che può essere definito un integralista tattico, al pari di Zeman con il 'suo' 4-3-3, questo è senza dubbio Gian Piero Gasperini. Escludendo le situazioni sporadiche in cui provò il 5-4-1 e il 4-3-3, il tecnico di Grugliasco porta avanti da sempre la filosofia del 3-4-3 e delle sue sfumature. Tre varianti in carriera, tutte basate sulla difesa a tre e sul centrocampo in linea. Dal 3-4-1-2 al 3-4-2-1. Ad onor di cronaca ci sarebbe anche il 3-5-2, utilizzato dall'allenatore solo e soltanto in momenti di estrema difficoltà, quando scelse di piazzare la squadra a specchio, per obbligare l'avversario al costante confronto uno-contro-uno. Va detto che a differenza di Ventura, Gasperini - pur girando attorno allo stesso impianto di base - in carriera ha cambiato più volte volto durante la stessa stagione. Senza mai abbandonare quell'idea di difesa a tre e mediana in linea: un chiodo fisso per lui che mal nasconde quella voglia di cambiare tutto, per non cambiare niente...
"DI FRANCESCO L'INSICURO - Ultimo della lista, il più giovane: Eusebio Di Francesco. Tra i tre profili analizzati è senza dubbio quello con meno esperienza, ma parimenti colui che potrebbe per questioni meramente anagrafiche portare una sferzata di freschezza. L'entusiasmo e la fantasia del giovane non gli mancano, pacca però di sicurezza e audacia. L'attuale tecnico del Sassuolo sembra non avere quella giusta dose di coraggio per cambiare volto tattico alla sua compagine. Tre i moduli utilizzati di rado: 4-5-1, 4-4-2 e all'occasione il 3-5-2, anche in questo caso scelti più che altro per adattarsi all'avversario di turno. Due i moduli di base usati in carriera: 4-3-1-2 e 4-3-3. A quest'ultimo lo stesso Di Francesco ha poi applicato qualche sfumatura passando non di rado ad uno spavaldo 4-2-1-3.
"Mentalità diverse, esperienze diverse e diversi modi di affrontare le difficoltà. Ventura, Gasperini e Di Francesco: moduli a confronto con il Torino sullo sfondo...
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