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Ventura: ”I fischi? Normale, la gente vuole vedere una vittoria”

Manolo Chirico

Prima partita stagionale, il tecnico Ventura interrompe il silenzio estivo coi giornalisti - finora l'allenatore granata si...

"Prima partita stagionale, il tecnico Ventura interrompe il silenzio estivo coi giornalisti - finora l'allenatore granata si era espresso solo tramite la web tv ufficiale - e racconta la sconfitta contro il Pescara. "E' una gara che ci lascia cose positive e cose negative - esordisce commentando la prestazione dei suoi - e ritengo sia stata una serata estremamente importante per noi perchè ci darà del materiale sul quale lavorare. Tra le cose belle sicuramente ci sono alcune parti interessanti del gioco: nei primi 5' abbiamo costruito tre nitide occasioni da gol che non abbiamo sfuttato e negli ultimi 10' ne abbiamo create altrettante. Molte altre cose invece non sono state fatte nella maniera giusta: ci sono errori concettuali che sono facilmente eliminabili, per altri ci vuole un po' più tempo. Dobbiamo lavorare per acquisire la personalità per affrontare certe situazioni di gioco".

"DELUSIONE E FISCHI - Uscire dal campo tra i fischi del pubblico all'esordio non è molto incoraggiante: "E' normale che ci sia delusione dopo una sconfitta: la gente viene allo stadio per vedere la squadra vincere la partita e oggi non l'abbiamo fatto. Poi ci sono varie attenuanti, i "se" e i "ma": anche due anni fa c'era delusione dopo la sconfitta in Coppa Italia a Siena e poi abbiamo vinto il campionato. Chiaramente il nostro obiettivo stasera era di passare il turno, ma ancora più importante era vederci finalmente all'opera per analizzare i nostri errori e poterci migliorare: ci sono 11 giocatori nuovi in questa squadra, tra cui alcuni stranieri che non hanno mai giocato nel campionato italiano e altri giovani interessanti come Bellomo, che ha solo una ventina di partite in serie B alle spalle, o Maksimovic che ha vent'anni e non parla neanche l'italiano: bisogna dare loro il tempo di crescere".

"RISULTATO NEGATIVO - Il risultato preoccupa? "No, non sono preoccupato. Certo, dispiace per il pubblico, però deve stiamo lavorando per formare una squadra e una mentalità comune perchè con i tanti nuovi che sono arrivati ci vuole più tempo prima di ricreare quello che avevamo costruito. In partita, comunque, si vedeva che abbiamo effettuato due preparazioni diverse durante l'estate: il Pescara andava molto più veloce di noi, che abbiamo ancora accusando un po' i carichi". Un commento sugli episodi da moviola, che avrebbero potuto cambiare il risultato? "Anche se il punteggio fosse stato diverso e se fossimo qui a commentare una vittoria, non sarebbe cambiata l'analisi: avremmo passato il turno ma comunque saremmo ancora qui a parlare di questa prestazione, con le sue cose positive e le sue negative".

"CERCI E IL 3-5-2 - Un ultima battuta l'ha dedicata ad Alessio Cerci, che ha iniziato dalla panchina e forse è ancora un po' in ritiardo di condizione: "E' normale che sia ancora in ritardo di condizione. Sta lavorando per arrivare al livello dei compagni e quando sta bene il suo apporto è fondamentamente per la squadra". Probabilmente il 3-5-2 non è proprio il modulo adatto a lui? "L'hanno scorso ha già giocato così: contro il Milan ha sfiorato il gol e contro il Catania ha segnato, un'occasione l'ha sprecata e nell'altra ha fornito l'assist vincente. Il punto è che per rendere deve stare bene fisicamente: diamogli il tempo di lavorare e vedremo che la differenza non la farà il modulo".

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