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Alla fine sono state confermate le indiscrezioni della settimana precedente a Torino-Milan. Sinisa Mihajlovic, per una partita in cui si giocava molto, ha cambiato modulo, passando dal centrocampo a rombo al 4-3-3, proponendo Cerci e Bonaventura ai lati di Luiz Adriano. Il rinnovato duello con Ventura aveva proprio questa incognita: sarebbe stato in grado il Torino di trovare le contromosse giuste, senza aver la certezza di quale modulo avrebbe adottato il Milan?
"A FAVORE DI VENTURA: LA GABBIA SU CERCI… Il cambio di modulo del Milan puntava a concedere qualcosa di più in mezzo (con tre mediani contro tre, ecco la parità numerica) per cercare di sfondare sulle fasce, su cui agivano due esterni di ruolo come Cerci e Bonaventura. Il Torino ha retto benissimo a sinistra: Ventura, che conosce Cerci meglio di chiunque altro, ha predisposto la gabbia Molinaro(in prima battuta) - Moretti (nel raddoppio) dando ordine di pressare l’esterno coi riccioli non appena ricevesse palla spalle alla porta, impedendogli di puntare l’area avversaria. Non così a destra: Bovo e Zappacosta sono andati in difficoltà contro Bonaventura, che ha ispirato la rete di Bacca.
"… E I CAMBI AZZECCATI: QUELL'ATTACCO A TRE PUNTE – Per quanto riguarda la formazione iniziale, Ventura aveva poca scelta: schieramento quasi obbligato, con il tecnico che ha anzi dovuto chiedere una mano a Gazzi e Baselli che hanno giocato pur se ancora “incerotatti”. Per quanto riguarda le strategie in corso d’opera, per la seconda gara consecutiva dopo il Carpi, ha riproposto l’attacco a tre punte in un momento in cui doveva rimontare. Allora entrò Martinez, sabato è entrato Belotti, che è stato un inserimento azzeccato per atteggiamento e spunti concreti: l’attaccante ex Palermo ha fornito l’assist vincente per Baselli. Dopo aver trovato il pari, Ventura è poi tornato al 3-5-2, con il cambio Benassi-Quagliarella: su questo qualche perplessità è lecita, le tre punte a quel punto potevano essere mantenute.
"A FAVORE DI MIHAJLOVIC: IL PRIMO TEMPO DECISO – Il 4-3-3 di Mihajlovic ha comunque prodotto qualcosa di buono nel primo tempo: pur senza mettere mai in difficoltà Padelli se non con un tiro di Montolivo, il Milan ha cercato di tenere in mano la partita, con una manovra che cercasse ampiezza e il coinvolgimento di tutti i giocatori, e non ha concesso nulla al Torino costringendo spesso i granata al lancio lungo. Proprio ai granata non si può non imputare il primo tempo senza un tiro in porta ed un gioco troppo prevedibile. Così anche ad inizio ripresa, fino al gol di Bacca che ha risvegliato l’ardore granata.
"CONTRO MIHAJLOVIC: LA MENTALITA’ FRAGILE, BACCA IN PANCHINA – Il Milan però ha mostrato un atteggiamento non degno di una squadra della sua levatura: dopo la rete di Bacca i rossoneri hanno abbassato il baricentro e si sono fatti schiacciare dai granata. La squadra rossonera non ha una propria identità e tende a perdere la bussola facilmente. Inoltre, a Mihajlovic è da imputare la scelta piuttosto inspiegabile di tenere Bacca in panchina: visto il gol del colombiano e la prestazione incolore di Luiz Adriano, la scelta iniziale avrebbe dovuto essere diversa.
"Tirando le somme: per quanto riguarda Mihajlovic il cambio di modulo può definirsi una scelta che ha migliorato qualcosa, ma al tecnico serbo sono da imputare la scelta di lasciare Bacca in panchina e la mancanza di personalità della squadra. Ventura invece ha impedito a Cerci di incidere ed ha azzeccato i cambi, ma il primo tempo della squadra è stato davvero incolore. Ecco perché si può dire che il confronto tra i tecnici è finito in parità.
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