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Ventura: ”Questa squadra può stupire”

Manolo Chirico

E' un Giampiero Ventura di ottimo umore il tecnico che si presenta in sala stampa per presentare la partita di domani contro l'Inter. Al termine della sessione...

E' un Giampiero Ventura di ottimo umore il tecnico che si presenta in sala stampa per presentare la partita di domani contro l'Inter. Al termine della sessione mattutina di rifinitura l'allenatore granata si concede ai giornalisti parlando della formazione nerazzurra che arriverà domani a Torino, di Stramaccioni, ma soprattutto del momento e dello stato d'animo del suo Toro.

L'AVVERSARIA - La prima domanda, sull'undici dell'Inter, è d'obbligo: ''Come giocherà l'Inter? Non lo so, della loro formazione non si sa nulla: non so se giocheranno Palacio, Cassano o Coutinho o chi altri.. La vedrò solo in campo''. Sull'approccio alla gara il tecnico ligure non ha però dubbi: ''Ho visto questa squadra nerazzurra giocare partite straordinarie dal punto di vista tattico, ma sono convinto che anche il Toro nel suo piccolo può fare altrettanto: abbiamo lavorato molto sul piano emotivo e mi auguro che nei miei giocatori non ci sarà eccessiva emozione. Non dovremo avere paura di stoppare il pallone, ma a maggior ragione dovremo essere determinati a giocarlo e volerlo conservare tutto per noi''.

Due battute Ventura le dedica anche ai giocatori ed al tecnico interista: ''A Stramaccioni auguro una grande carriera: è stato molo fortunato perchè non capita spesso di passare direttamente dalla Primavera alla Prima squadra, soprattutto nell'Inter, ma deve fare attenzione perchè è un'occasione che non deve sprecare. Chi mi ha colpito di più? Guarin. Però non bisogna dimenticare che hanno gente come Cambiasso, Zanetti, Cassano, Sneijder, Gargano, senza contare che in difesa il ballottaggio è Silvestre, Samuel e Ranocchia, tutti giocatori il cui valore è immenso: è evidente che con l'Inter bisogna essere molto concentrati perchè se sbagli paghi di sicuro''.

'INSIEME POSSIAMO' - L'attenzione si sposta quindi sulla sponda granata: ''Mi dite che l'Inter patisce chi mette pressione e verticalizza: bene, allora lo faremo subito - scherza il tecnico - a parte gli scherzi, però, queste sono frasi fatte: dovremo essere lucidi e bravi a capire quando è il caso di verticalizzare o quando è il caso di andare in pressione, altrimenti sono giocate e movimenti a vuoto che non servono a nulla''. Il discorso, poi, diventa più generale: ''Il gap con le grandi squadre si colma con la consapevolezza della squadra, sapendo chi siamo, chi vogliamo diventare e cosa vogliamo fare: non conta chi hai davanti, ma chi sei tu e se domani la squadra dovesse ripetere la prestazione della gara contro il Pescara sarebbe un passo avanti importantissimo''.

Nel frattempo l'arrivo dell'Inter riporta lo stadio pieno: ''Sono contento che la gente stia tornando allo stadio. Il motto della campagna abbonamenti di quest'anno è 'Insieme possiamo': l'abbiamo mututato dal leit-motiv dell'anno scorso, 'se vogliamo possiamo', perchè quest'anno dobbiamo andare avanti assieme, con il pubblico. La squadra dev'essere orgogliosa dei propri tifosi ed i tifosi lo devono essere della propria squadra: questo dev'essere l'obiettivo''.

OSSESSIONE DEL RISULTATO - Ventura conclude parlando del risultato della gara di domani sera contro l'Inter: ''Sicuramente noi avremo meno pressione rispetto ai nerazzurri perchè loro devono sicuramente vincere mentre a noi può stare bene non vincere: attenzione però perchè, come già avevo detto a Como, non ho detto perdere''. Sulla prestazione, però, il tecnico non ha dubbi: ''Preferisco assolutamente costruiire e sprecare, rimanendo col rammarico di non essere riuscito a segnare piuttosto che vincere fortunosamente perchè significa che saremmo sulla strada giusta''.

Le ultime parole sono un appello a giocatori e tifosi in vista della stagione: ''La squadra quest'anno è stata costruita sulla base di quella della scorsa stagione ed il gruppo ha la stessa umiltà e voglia di stupire: possiamo fare qualcosa di impensabile e sorprendere, ma per ora rimaniamo con i piedi per terra. Non puoi emozionare il tuo pubblico se non ti emozioni tu per primo''.

(foto Campo)

Rosso/Chirico