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Il Pagellone Granata 2014/ Alcune scelte del tecnico non si spiegano, ma la colpa non è solo sua: la rosa non è all'altezza. Lo premia l'Europa: esordio eccellente
"Si dice che in Italia esistano 60 milioni di allenatori quando gioca la Nazionale. Quando gioca il Toro, facendo una stima approssimativa, il numero sarà decisamente più ridotto ma il concetto non cambia: se si parla di tattiche e schieramenti ognuno ha la sua visione. Ogni tifoso probabilmente ha in testa il suo voto personale da assegnare a Ventura per il suo operato in questo primo spicchio di stagione, ma vediamo quali sono stati i punti di forza e di debolezza del tecnico.
"ORGANICO NON IRRESISTIBILE - Innanzitutto, una considerazione oggettiva: con il livello tecnico dell'organico a disposizione, probabilmente non si poteva fare molto di più a questo punto della stagione. L'attacco evidenzia lacune piuttosto gravi, e anche il centrocampo manca di qualche elemento di spicco che sappia far fare un salto di qualità. Gennaio, sotto questo punto di vista, arriva come la manna dal cielo per il tecnico genovese, che si aspetta rinforzi.
"A CHI DARE LA COLPA Se è vero che l'organico non è all'altezza di posizioni importanti, a chi è giusto attribuire la colpa? Cairo, Petrachi, o Ventura stesso? Certamente il tecnico è quello meno coinvolto dei tre (specialmente per quanto riguarda le cessioni di Immobile e Cerci!), ma perché fare pressione per riscattare Barreto per poi metterlo fuori rosa, relegandolo in tribuna? Perché ingaggiare RubenPerez, per poi non buttarlo quasi mai nella mischia? Domande alle quali è difficile rispondere. Situazioni, queste, che il tecnico ha creato involontariamente e certamente con il concorso di colpa dello staff, ma che evidenziano ancora una volta il problema che incide su questa stagione: una gestione del mercato estivo (quasi) totalmente sballata.
"ALTRE SCELTE CONTESTATE Se Ventura ha relativamente poche colpe nelle scelte estive, non si spiegano alcune sue decisioni tecniche di questo primo scorcio di stagione, che sono destinate a rimanere senza una spiegazione. Prima di tutte, l'esclusione di Bruno Peres dalla lista europea in favore di Masiello. Il perché di questa disposizione del mister è ignoto: semplicemente non si era accorto delle qualità del brasiliano o c'è dell'altro? Altra scelta contestata: schierare Bovo a centrocampo in ben due occasioni. Perché farlo, vista la folta presenza di centrocampisti in panchina? Probabilmente un altro segno di sfiducia nei confronti della rosa a disposizione.
"PUNTI POSITIVI Si dia a Ventura quel che è di Ventura: dopo aver elencato alcune incognite riguardo la gestione di questa stagione, è ora giusto notare come ci siano anche aspetti positivi che fanno del tecnico granata un elemento mai in discussione e in piena sinergia con lo staff. A sessantasei anni, il suo esordio in Europa è stato più che eccellente. Per la prima volta in carriera si trova a dover affrontare tre impegni settimanali, e gli va riconosciuto il merito di non aver sbagliato praticamente nulla (eccetto la partita di Helsinki). La sfida di Bilbao sarà complicatissima, ma certamente un sogno ad occhi aperti anche per lui. Altri aspetti positivi sono la scoperta di BrunoPeres, la (solita ormai) ricerca di un gioco che conferisce alla squadra una identità precisa, la completa sinergia di intenti con la società, che non può che dare stabilità all'ambiente.
"Insomma, un tecnico ormai entrato a pieno regime (anche per presenze) nella storia del Toro. Che il suo gioco piaccia o no, questo è soggettivo. Eppure, come si usa dire tra tifosi, i tempi di Papadopulo, Lerda e Beretta sono finiti..teniamoci stretti Ventura. Senza il suo esperto condottiero, il Toro navigherebbe in acque non certo felici. Un bel 6.5 che nella seconda parte di stagione andrà confermato e possibilmente migliorato.
"
"VOTO: 6,5
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