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gazzanet
"Ogni squadra ha la sua bestia nera. Quella società contro il quale, nel corso degli anni, raramente si è riusciti a prevalere. Questa chimera, per l'Hellas Verona, sembra essere proprio il Torino: i granata sono infatti riusciti a imporsi negli ultimi quattro incontri consecutivi giocati in casa dei gialloblù.
"Dopo lo 0-1 del 2006 il Toro dell'era Ventura ha sempre sbancato il Bentegodi con dei perentori 1-3: dapprima in Serie B, in quello che fu uno dei successi più convincenti di quell'anno, la prima partita in cui i granata mostrarono davvero il potenziale che avrebbero poi espresso durante tutta la stagione. Gli altri successi sono giunti in Serie A, nelle ultime due annate, con le reti di Immobile, Cerci ed El Kaddouri nel 2014 e Martinez, Quagliarella e di nuovo El Kaddouri nel 2015.
"Insomma, un Torino che ha fatto del Bentegodi una seconda casa, visto che, nei precedenti tra A e B, sono ben 12 i successi esterni conquistati dai granata, con 10 pareggi e solo 7 vittorie per i padroni di casa. Un vero e proprio terreno di conquista, da sempre favorevole alla società della Mole. Nemmeno nel 1984-85, il mitico anno dello scudetto gialloblù, il fortino scaligero riuscì a reggere l'assedio dei granata, che passarono 2-1 con le reti di Serena e Schachner.
"Un buon auspicio? Certo, ma finisce tutto lì. I numeri – soprattutto quelli del passato – non devono distrarre Glik e compagni. Il risultato andrà sudato, come sempre, sul campo. C'è una gloriosa tradizione da mantenere.
"Nikhil Jha
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