Dopo la sosta per le Nazionali, il Torino ripartirà con il campionato dall'Olimpico Grande Torino domenica pomeriggio alle 15, ad aspettarlo arriverà dalla Brianza il Monza di Alessandro Nesta, penultimo in campionato a quota 8 punti, 6 in meno del Toro di Paolo Vanoli. Per i due allenatori sarà una prima volta da avversari in Serie A, ma non lo è in carriera: i due si sono infatti affrontati per la prima volta lo scorso campionato di Serie B quando l'attuale allenatore del Torino sedeva sulla panchina del Venezia, mentre quello del Monza su quella della Reggiana. Entrambi i confronti hanno sorriso all'ex gloria del Milan e Campione del Mondo 2006, che con la vittoria 2-3 dello scorso aprile aveva messo in serio pericoloso le chance di promozione dei lagunari. Domenica Vanoli vorrà cominciare a invertire il bilancio degli scontri diretti con Nesta e una vittoria potrebbe cominciare a far uscire il Toro dalle sabbie mobili.
il tema
Verso Torino-Monza: Vanoli cerca il primo successo contro Nesta
Due allenatori simili nonostante nascano da due scuole di calcio differenti
—All'apparenza sembrano calmi e pacati, ma sul campo da gioco si trasformano. Prima di conoscere in modo più approfondito Vanoli nessuno in casa Torino si poteva immagina che potesse avere un tale carisma e foga agonistica una volta sceso in campo, un carattere per certi versi molto simile a quello di Alessandro Nesta, uno che in campo è diventato leggenda per la sua personalità spiccata nonostante non andasse mai sopra le righe. Uno varesino, l'altro romano, ma nonostante le differenze nessuno dei due le manda a dire e stanno affrontando il loro primo anno in Serie A con coraggio e carisma. Dalle apparenti differenze, passiamo ora alle similitudini che accomunano Vanoli e Nesta partendo dal periodo di forma in cui arrivano le due squadre al match: sia Torino che Monza infatti hanno perso le ultime tre partite di campionato e stanno vivendo un periodo di profonda crisi. Un'altra similitudine è il sistema di gioco più utilizzato fin qui dai due allenatori: entrambi infatti hanno fondato le radici del loro calcio impostando la difesa a 3, modulo che Vanoli, figlio della scuola di Antonio Conte, ha cominciato ad adottare dalla seconda metà dello scorso campionato a Venezia passando dal 4-3-3 o 4-4-2 al 3-5-2 che ha utilizzato anche in questo avvio di stagione a Torino. Nesta invece per la sua filosofia di calcio trae spunto dalla scuola di Ancelotti, suo storico allenatore ai tempi del Milan, cercando di creare più gruppo e alchimia con la sua squadra prima della tattica e schemi di gioco: partito dall'idea del 4-3-1-2, nel corso della sua carriera Nesta è stato molto flessibile nelle sue squadre adattando il sistema di gioco alle caratteristiche dei giocatori allenati, e in questa stagione in Brianza ha costruito il suo Monza sulle fondamenta erette da Palladino nelle scorse due stagioni. 3-4-2-1 con due trequartisti di fantasia e una punta di peso per poter ripartire e pungere in velocità e con fisicità.
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