In una delle città più romantiche del globo proseguirà la storia d’amore tra il Torino e Ivan Juric. Non c’è stato bisogno di un grande corteggiamento. Si può parlare, più che altro, di amore a prima vista. Il tecnico croato ha letteralmente catturato il popolo granata, in primo luogo grazie alle prestazioni della squadra, in secondo grazie ai suoi modi di fare, un po’ rudi ma nello stesso tempo schietti. A Venezia lunedì alle 20.45 terzo impegno in dieci giorni per il Torino: dal venerdì inebriante di Reggio Emilia alla beffa nel recupero di giovedì con la Lazio. Ora il terzo ostacolo, quello di una neo promossa. Nel primo match giocato contro una neo promossa i granata hanno vinto agevolmente (4 a 0) contro la Salernitana, ma probabilmente, per quanto visto, almeno al momento, il Venezia dell’ex Paolo Zanetti vale di più rispetto ai campani.
Prepartita
Verso Venezia-Torino: granata in laguna per dimostrarsi superiori
Il Venezia ha conquistato soltanto 3 punti nello scontro diretto di Empoli. Il Torino, invece, ne ha 7
CERTEZZE - In laguna, c’è da scommettere, si vedrà un’altra versione del Torino, che ha già abituato i tifosi a cambiare pelle dal punto di vista degli interpreti. I concetti, invece, saranno i medesimi di questo primo scorcio di stagione. Sarà interessante notare la forza mentale del gruppo granata. È risaputo che preparare gare dove c’è poco da perdere, vedi trasferta a Reggio Emilia oppure match interno con la Lazio, è più semplice che gestire l’avvicinamento a match nei quali si parte con i favori del pronostico. A Venezia il Torino partirà sulla carta in vantaggio rispetto agli avversari, ma siccome gran parte delle fortune della filosofia calcistica di Juric passano, ancor prima che dal fisico, dall’atteggiamento mentale della squadra, avrà una certa importanza l’interpretazione della partita. Il Torino dovrà ripartire dalla stessa umiltà degli ultimi favorevoli turni e dovrà, come ha richiesto Juric al triplice fischio del match con la Lazio, convertire la delusione per il gol incassato al 91’ in rabbia agonistica.
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AVVERSARIO - Il Venezia, va detto, non parte sconfitto. Ha dimostrato di saper imbrigliare una squadra come il Milan, costringendo i rossoneri a penare sino all’ultimo per trovare i gol vittoria. Sin qui i veneti hanno vinto soltanto contro l’Empoli in trasferta, strappando punti preziosissimi a una diretta rivale. La sconfitta più pesante da digerire è stata quella al “Penzo” contro lo Spezia. La prima parte di campionato per la matricola, comunque, non è tutta da cestinare. L’obiettivo del Venezia è necessariamente il mantenimento della categoria. Quello del Torino? Non è ancora lecito saperlo, ma la terza partita in dieci giorni in una delle città più belle al mondo potrà dare un’idea più chiara circa le ambizioni della banda di Juric. E determinerà il mood con il quale i granata arriveranno al derby contro la Juventus.
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