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Esclusiva TN / Il terzino in prestito al Rijeka: ''Sento spesso Maksimovic che mi aggiorna su tutto, la squadra farà un buon campionato. Per El Kaddouri e Quagliarella prevedo una grande...
"Marko Vesovic, rimasto sotto l'ombra della Mole per soli sei mesi, è pronto a far tesoro di questa esperienza all'estero tra le fila del Rijeka. Domenica sarà in campo contro l'Istra 1961 (nel ruolo di centrocampista di destra), ma non appena avrà finito di giocare, certamente contatterà i suoi vecchi compagni per sapere come sarà andata la sfida contro l'Udinese. Vesovic, in questa stagione in prestito, è impegnato su tre fronti (campionato, coppa nazionale ed Europa League) e promette di tornare a Torino più forte di prima, con l'obiettivo di restarci a lungo.
"Come procede l'ambientamento al Rijeka?
"''Mi piace vivere qui è una bella città, mi sono abituato presto allo stile di vita ed anche agli schemi squadra. Mi sento felice, credo di aver fatto bene a venire qui al Rijeka, anche perche finora ho giocato tutte le partite. Stiamo facendo bene, la squadra gioca un buon calcio e speriamo di continuare cosi..."
"Qual è il vostro obiettivo stagionale?
"''Giochiamo su tre fronti, in campionato vogliamo tenere testa alla Dinamo Zagabria e lottare per titolo, in Coppa di Croazia vogliamo, invece, difendere il titolo conquistato l'anno scorso e onorare la competizione come è giusto che faccia chi è campione uscente, mentre in Europa league il nostro desiderio è di metterci in mostra, giocare nel migliore dei modi e rappresentare degnamente il calcio croato. Nelle prime due partite non siamo stati fortunati, con lo Standard Liegi mi è stato annullato un gol regolare e abbiamo perso. Contro il Sevilla, campione in carica, abbiamo pareggiato prendendo un gol all'ultimo minuto. Continueremo a dare il massimo, raccogliere punti in un girone davvero non semplice da affrontare e solo alla fine faremo i conti''.
"Il suo obiettivo personale per la stagione?
"''I miei desideri coincidono con quelli della squadra, per quanto riguarda il campionato e le coppe. Per il resto voglio giocare il più possibile, accumulando minuti ed esperienza, aiutando la squadra a raggiungere i propri obiettivi. Voglio meritarmi il ritorno a Torino e in tal senso il mio desiderio è quello riuscire poi ad impormi anche in Serie A, un campionato decisamente più impegnativo''.
"Ecco appunto, che differenze ci sono tra la Serie A e la Prva HNL?
"''Nella Serie A si gioca un calcio molto duro, tattico, più difensivo. Mentre in Croazia c'è piu spazio per attaccare, per improvvisare. Per il resto la Serie A, in generale, è ad un livello più alto, il che è normale rispetto i soldi che vi girano, ma anche il calcio croato sta crescendo. Non è un caso che il Rijeka e il Dinamo per due anni di fila siano riuscite ad arrivare alla fase a gironi dell'Europa league. Questo è un segnale che anche qui stanno facendo grossi passi avanti''.
"Che impressioni ha avuto da questo ''nuovo'' Torino?
"''Ogni domenica se posso seguo il Toro, via TV o via internet. Il calendario all'inizio della stagione non era facile, poi tutto è cominciato molto presto a causa le qualificazioni per l'Europa Leauge e ciò ha un po' influenzato il rendimento iniziale in campionato. Ma penso che il Torino abbia una buona rosa, completa e che, con il passare del tempo, giocherà sempre meglio e di conseguenza otterrà risultati migliori''.
"Quest'anno chi può fare la differenza in granata?
"''Secondo me Omar El Kaddouri, ma da quanto vedo anche Quagliarella è in gran forma. Per me sono due giocatori che possono fare la differenza, un po' come Cerci e Immobile''.
"Parlando di della coppia-gol della scorsa stagione, quando avete capito che non sarebbero rimasti?
"''Cerci e Immobile erano, probabilmente, i più forti di tutta la squadra, facevano ottime partite e in più sono andati ai Mondiali. Diciamo che quando è stato proprio lì, dopo la partenza per il Brasile, che il gruppo ha capito che non sarebbero rimasti''.
"Come ha pensato quando il Torino le ha comunicato che sarebbe andato via in prestito?
"''Ero un po' triste perhcé ci tenevo a restare e inizialmente ho pensato fosse una bocciatura. Mi ero appena adattato e abituato alla città, allo stile di vita. Cose che all'inizio mi ponevano in difficoltà. Poi però ho capito che andare al Rijeka per accumulare esperienza non poteva che farmi bene. Tornerò sotto la Mole più forte più preparato di prima''.
"Pensa di aver dato il massimo in quei sei mesi al Torino?
"''Non proprio, sono sicuro di non essere riuscito a mettermi in mostra nel modo che volevo, anche perchè non è semplice arrivare a gennaio e meritarsi una vera e propria occasione. Ho giocato tre gare, il che non è sufficiente per poter fare bilanci o trarre dei giudizi. Ma sono sicuro che quando tornerò, riuscirò a trovare spazio e a mettere in difficoltà il mister''.
"Con chi è rimasto in contatto dei vecchi compagni?
"''Mi sento spesso con tutti i vecchi compagni di squadra, soprattutto con Nikola Maksimovi? che mi informa di tutto quello che succede, Così sono sempre aggiornato''.
"Quale può essere l'obiettivo stagionale del Torino?
"''Sono sicuro che passerano il girone di Europa League, perché se lo stanno meritando sul campo. E credo che onoreranno al meglio la competizione. Mentre per il campionato, che più lungo e ha ancora molte partite da giocare, è davvero presto per fare previsioni. Ma credo che anche in quel caso la squadra saprà imporsi al meglio''.
"A giugno terminerà il prestito, è pronto a tornare e a restare?
"''Dopo l'esperienza con il Rijeka di sicuro sarò un giocatore più completo, sarà un'ottima parentesi in carriera che mi aiuterà ad ottenere più spazio con il Torino. Quindi sì, sono pronto a tornare e a restare''.
"Esperienza all'estero, ma il cuore e la mente sembrano non aver mai lasciato la nostra città. Marko Vesovic non si è perso, anzi. È pronto a mettersi in mostra per conquistare definitvamente una maglia granata.
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