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Vicenza-Torino 1-0 Amarissimo Natale

Redazione Toro News

dal nostro inviato a Vicenza
Alessandro Salvatico

Primo tempo. Campo ghiacciato, e righe rosse che fanno storcere il naso all'arbitro, con circa 120 sostenitori granata...

dal nostro inviato a VicenzaAlessandro Salvatico

Primo tempo. Campo ghiacciato, e righe rosse che fanno storcere il naso all'arbitro, con circa 120 sostenitori granata nel settore loro riservato: questo è il colpo d'occhio offerto dal "Menti" al momento del fischio d'inizio.Passano 40 secondi e l'arbitro Brighi, che si mostrerà in un certo senso "coraggioso", estrae già un cartellino giallo ai danni di un giocatore di casa: Di Michele viene messo giù in quella che poteva essere una buona occasione. Nei primi dodici minuti ci saranno altre due ammonizione, e ci sarà anche un buon Toro, che palleggia sulla trequarti cercando l'affondo (ma senza trovarlo), e mostrandosi apparentemente superiore all'avversaria.L'illusione dura poco: la crescita del Vicenza è graduale, ma i metri guadagnati, minuto per minuto, sono evidenti. Iniziano a creare situazioni pericolose davanti a Sereni, sempre di più, con cross effettuati dall'interno dell'area di rigore e mischie davanti alla porta. Il portiere deve poi intervenire più volte, mostrandosi ancora decisivo per salvare il risultato, rimediando a svarioni in serie dei propri compagni di reparto, su tutti Ogbonna, il quale costringe tanto il portiere ad intervenire quanto i compagni ad immolarsi (le ammonizioni di Zanetti e Belingheri). Da rivedere la difesa, mentre Gorobsov spostato a destra (con Zanetti centrale) è intraprendente.

Secondo tempo. I primi venti minuti della ripresa somigliano a quelli conclusivi della prima frazione: Vicenza dai ritmi alti e teso all'attacco, Torino che contiene ma incapace di fare possesso-palla. I biancorossi avanzano spesso pericolosamente, quasi sempre sulla sinistra, dove la verve di Fabiano, più che quella di Sestu dall'altra parte, mette in difficoltà la difesa e conseguentemente Sereni, che si vede recapitare nei pressi parecchi palloni da brividi. Beretta non toglie del campo un Ogbonna che pare aver perso la bussola, mentre il primo cambio è per Gasbarroni, sostituito da Saeumel. Il Vicenza conferma che se ha uno dei peggiori attacchi del campionato, un motivo ci sarà, e sembra continuare con la "pareggite" che lo affligge tra le mura amiche.Dal canto suo, il Toro quando prende palla cerca di smistarla con passaggi di prima intenzione, a volte "alla cieca" e comunque spesso molto difficili, che denotano al tempo stesso un'inutile fretta e anche un po' di presunzione.Belingheri torna a fare il trequartista, ma nella metà campo del Vicenza non si gioca affatto: si gioca solo in quella granata.Ed è paradossale che il gol-partita giunga su un'azione quasi da contropiede, come se il Torino fosse riversato all'attacco, quando non è così. Non erano all'attacco, i granata: erano allo sbaraglio, quasi tutti fuori posto. Risultato che va un po' stretto ai padroni di casa.

(Foto Maurizio Dreosti)