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Vietato illudersi

Redazione Toro News
di Stefano BrugnoliTitolo e sottotitolo sintetizzano la prestazione e il risultato della partita di oggiTroppo brutto il Toro contro il Vicenza per esser vero; certo non è stata sicuramente l’unica partita storta dei granata, però non dobbiamo...

Titolo e sottotitolo sintetizzano la prestazione e il risultato della partita di oggiTroppo brutto il Toro contro il Vicenza per esser vero; certo non è stata sicuramente l’unica partita storta dei granata, però non dobbiamo allarmarci perché nel corso della stagione i granata hanno dimostrato di sapere fare meglio, molto meglio.La squadra messa in campo oggi aveva nella fascia destra due giocatori non nel loro ruolo principale, Rivalta infatti si è sempre espresso meglio come centrale e Scaglia da il meglio di se a sinistra e lo ha dimostrato anche oggi una volta uscito uno spento Gas; senza contare che anche Barusso da il meglio di se in un centrocampo a tre anzichè in uno a quattroI ritorni di Antonelli, D’Ambrosio e Pestrin possono fornire alla squadra un buon valore aggiunto in vista dei playoff (mancano ancora quattro punti per la matematica) essendo giocatori di ruolo, poi anche Garofalo e Salgado possono aumentare ulteriormente il valore della squadra.Al completo il Torino può giocarsela con chiunque, menomato come oggi invece può solo sperare nella buona sorte ma gli avversari dei playoff saranno sicuramente più forti del pur buon Vicenza ammirato ieri e quindi in condizioni di emergenza sarà dura strappare un risultato positivo in entrambe le partite.In entrambe le partite perché con molte probabilità quest’anno il Torino non affronterà playoff come terzo e quindi dovrà fare meglio degli avversari per superarli.Come nella partita dell’andata nei veneti si è messo in luce Alessandro Sgrigna, viene da pensare se gioca così bene solo contro il Torino oppure il suo rendimento è costante, perché se così fosse non avrebbe niente da invidiare al famoso “trio delle meraviglie” tutto fumo e poco arrosto che Cairo ci ha proposto nel secondo anno di serie A con giocatori tatticamente acerbi o anarchici che facevano sfoggio delle loro capacità tecniche con giocate individuali fini a se stesse.Rimanendo in argomento sottolineo ancora una volta che l’assenza di Leon è determinante per il raggiungimento di risultati positivi da parte del Torino, ora che l’honduregno si appresta a partire per i mondiali non abbiamo più il timore che Colantuono lo faccia scendere in campo.Chiudo parlando un attimo dell’altra squadra di Torino che ha chiuso il campionato collezionando figuracce a destra e a manca, peccato che le nostre disgrazie non ci abbiano fatto assaporare in pieno un campionato così disastroso da parte loro; sono però perplesso sul fatto che molti di questi giocatori parteciperanno al mondiale, mi vien da dire che al mondiale non vadano di certo i migliori oppure che il livello dei calciatori italiani sia sceso molto in basso.Le partite di giugno ci daranno la risposta (anche perché in luglio non penso che l’Italia giochi).