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gazzanet
"Non solo il ritrovato Maxi Lopez, un Benassi autore di un gol ‘alla Van Basten’ e la grinta di una squadra intera che resiste in 9 contro 11; nella vittoria di ieri pomeriggio contro il Palermo c’è stato un altro grandissimo protagonista, uno di quei giocatori che spesso passano sotto silenzio ma che sono fondamentali per l’equilibrio della squadra soprattutto nei momenti difficili: il suo nome è Giuseppe Vives.
"SEMPRE IN CAMPO - Il 35enne centrocampista sta affrontando un periodo nel quale gli vengono chiesti costantemente gli straordinari viste la diverse assenze che stanno colpendo il reparto nevralgico della manovra dei granata. Quella di ieri è stata per lui la quinta partita consecutiva disputata da titolare e nella quale O’ Professore è rimasto in campo per tutti e 90 i minuti di gioco. Non proprio bazzecole per un giocatore dal ‘chilometraggio’ già abbastanza elevato come lui, a maggior ragione in un calcio sempre più fisico ed esigente come quello attuale. Senza dimenticare che questa settimana c’è stato anche il turno settimanale e quindi il regista napoletano ha giocato tre partite intere nell’arco di sette giorni.
"IL MIGLIORE - Ad indicare la straordinarietà di quanto messo in mostra da Vives in queste ultime 5 gare nelle quali è stato protagonista basti pensare che la scorsa stagione mai aveva giocato in campionato 90’ interi per 5 partite di seguito: si era fermato a 4 partite e 78’ della quinta tra la seconda e la sesta giornata della passata Serie A. Questa volta Beppe invece non solo ha giocato, ma è stato il migliore in campo, elogiato pubblicamente da mister Ventura e anche dal presidente Cairo.
"NUMERI DA PROTAGONISTA - Bastano pochi numeri per indicare la sua grande utilità nel match di ieri: 2 falli subiti, 4 palloni recuperati (il migliore in questo dato tra tutti i giocatori in campo), zero palloni persi (unico centrocampista granata senza errori) e oltre 11 km percorsi in campo. A 35 anni è stato il granata che ha corso di più in una partita terminata dai suoi in 9 contro 11: encomiabile è dire poco. Proprio l’inferiorità numerica prima di uno e poi di due uomini lo ha costretto a sforzi supplementari che è riuscito a compiere senza perdere lucidità. Un prestazione davvero incredibile che ricorda a tutto l’ambiente granata, se ancora ce ne fosse stato bisogno, che sul numero 20 campano si può sempre contare.
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