Vives, quando il lavoro paga

Giuseppe Vives si sta riscoprendo regista del Toro, e lo sta facendo con buoni risultati: la squadra gira anche grazie a lui

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"MANCA IL REGISTA Il Toro che si è presentato ai nastri di partenza di questa stagione, pur potendo vantare una rosa con buoni elementi, ha una lacuna piuttosto evidente: non c'è a disposizione di Giampiero Ventura un regista di ruolo, un giocatore con piedi raffinati e veloce di pensiero che possa dare i tempi di gioco alla squadra. Tanti nomi si sono fatti in esate, da Valdes a Lodi, alla fine per tanti motivi nessuno è arrivato e Ventura si è trovato a dover farsi bastare la rosa a disposizione.VIVES PERNO DEL CENTROCAMPO – Ventura allora non ha mai avuto dubbi nel ritenere Giuseppe Vives il più adatto per cercare di ricoprire il ruolo di  regista (che in un centrocampo a 5 è ovviamente fondamentale), tra lo scetticismo di molti; scetticismo anche giustificato se si pensa che mai si era visto in granata ricoprire quel ruolo: ricordiamo Vives, nelle sue due precedenti stagioni in granata, aver ricoperto il ruolo di mezzala, quello di finto esterno, o quello di mediano di contenimento, mai quello di vero e proprio “cervello” della squadra.DISPONIBILITA', UMILTA' E VERSATILITA' – C'è voluto del tempo ma adesso il centrocampo del Toro sembra aver trovato la quadratura del cerchio, e il merito è anche di Giuseppe Vives. Non è certo un fenomeno, il centrocampista classe 1980 nato a Napoli, ma gli va riconosciuto di essere diventato ora come ora un giocatore importante per gli equilibri della squadra. Evidentemente dalla sua il fatto di conoscere ormai a menadito i dettami tattici di Ventura, oltre a una notevole versatilità: lo abbiamo visto quest'anno perfino giocare in difesa contro l'Inter. Pur augurandosi che presto possa arrivare un vero regista che possa essere un valore aggiunto per la squadra, Vives merita rispetto e considerazione perché è la dimostrazione che con disponibilità e lavoro umile e silenzioso si possono raggiungere ottimi risultati.