Vlasic e l’incapacità di determinare dopo il Mondiale: la mini sosta per riprendersi

"Da Vlasic mi aspettavo di più. In alcune situazioni dove deve determinare non c'è riuscito": così Ivan Juric dopo la sconfitta di San Siro contro il Milan di venerdì sera. Come dare torto al tecnico del Torino; da dopo il Campionato del mondo in Qatar con la sua Croazia Vlasic non è più stato lo stesso e fatica a incidere in questo Torino. Nell'ultimo periodo è stato molto più significativo il rendimento di Miranchuk piuttosto che quello del croato. Alcuni dati della partita di Milano lo confermano. Tra i tre giocatori offensivi è stato colui che ha realizzato meno passaggi positivi (30). Inoltre, sono state 15 le palle perse in 80 minuti giocati. Va detto che non sono numeri totalmente negativi quelli espressi da Vlasic, ma non sono più quei numeri che facevano la differenza nel primo terzo di campionato pre-Mondiale.

Il gol manca dalla Sampdoria. Un assist nelle ultime 10 uscite ufficiali

Non sta determinando, è questo l'aspetto che sta emergendo su Vlasic. Mancano, in altre parole, giocate decisive, i gol e gli assist. Bisogna tornare al 2022 per trovare a referto in Serie A l'ultimo gol e l'ultimo assist del 1997 fratello d'arte. Era il 9 novembre quanto segnò un gol e fornì un assist contro la Sampdoria nel match vinto dal Torino per 2 a 0 con partecipazione al 100% dei gol da parte del croato. Da quel momento dieci partite ufficiali zero gol, un assist a Firenze in Coppa Italia, prestazioni discrete e poca capacità di determinare. Vlasic è quindi il più classico esempio di cosa può lasciare il Mondiale in quanto a strascichi fisici. Questi dieci giorni senza partite serviranno proprio al croato per riavvicinarsi alla miglior forma.