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Vlasic e l’infortunio: il Torino potrebbe essere risarcito

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Dal 2012 il Club Protection Programme tutela i club in caso di infortuni in Nazionale, ma il risarcimento parte dopo il primo mese di stop
Roberto Ugliono Caporedattore settore giovanile 

A seconda di quanto sarà fuori Nikola Vlasic dopo l’infortunio subito durante Euro2024, il Toro potrebbe essere risarcito o meno dalla FIFA. Dal 2012, infatti, nacque il Fifa Club Protection Programme, una sorta di polizza assicurativa per le società in caso di problemi fisici per i giocatori convocati dalle Nazionali. Il CPP copre infortuni di varia natura, fatta eccezione se si tratta di problemi pregressi, ma non è il caso di Vlasic. Per essere certi di quest’ultimo aspetto, il CPP verifica i bollettini medici del club e della Nazionale per capire se i problemi fisici siano gli stessi.

Come funziona il Fifa Club Protection Programme?

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Ma come funziona il CPP? La FIFA ripaga lo stipendio giornaliero di un giocatore per ogni giorno di infortunio fino a un massimo di 365. Non si calcola quindi la mensilità, bensì quanto un giocatore prende al giorno. Il rimborso, però, non è previsto nel primo mese di stop. Per questo motivo, se Vlasic dovesse perdere meno di 30 giorni di allenamenti, il Torino non vedrebbe un centesimo. Ciò che non è previsto dal CPP sono le spese mediche per il giocatore, queste rimangono a spese del club.

Tornando al tema tempistiche. C’è da considerare che in questo momento Vlasic non si potrebbe allenare perché la squadra è ferma per il periodo estivo, quindi le tempistiche di recupero del croato saranno difficili da calcolare. Poi c’è il calcolo da fare. Lo stipendio che percepisce con i granata è di 2 milioni lordi a stagione, quindi al giorno sono circa 5.5 mila euro. In caso di 40 giorni di allenamenti saltati, dunque, il Toro riceverebbe 55 mila euro.

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