Vojvoda, nuova vita con Vanoli: per il nuovo tecnico è un braccetto di difesa

C'è un cambio di ruolo in vista per Mergim Vojvoda. Il laterale kosovaro, impiegato prevalentemente da esterno sinistro di centrocampo agli ordini di Juric, studia da braccetto della difesa a tre. È in questa posizione che lo sta impiegando Vanoli, nonostante la mancanza di esterni in rosa (con Bellanova in vacanza, è rimasto il solo Lazaro della passata stagione).

La filosofia di Vanoli: braccetti nuovi registi

Nuova vita da centrale, dunque. E i primi segnali sono positivi: Vojvoda sta ben impressionando, soprattutto in fase di impostazione. Per Vanoli, che sta iniziando a impostare il Toro con il 3-5-2, il ruolo affidato al kosovaro è ritenuto particolarmente importante. "Io penso che oggi nella difesa a cinque siano i braccetti a fare la differenza - spiegava a Venezia nei mesi scorsi -. Sono loro che vanno a creare superiorità. L'Inter ha fatto un gol con cross di Bastoni e attacco sulla fascia opposta dell'altro braccetto. Hanno comprato Pavard, un terzino che fanno giocare da centrale di destra. Una volta nella difesa a cinque il regista era il difensore centrale, oggi lo sono i braccetti".

Ruolo non inedito. Ma occhio al contratto

Vojvoda, nato terzino da difesa a quattro, potrebbe dunque garantire quella spinta in più richiesta da Vanoli. Il classe 1995 ha già rivestito più volte quel ruolo con la nazionale, ma anche in granata ha già avuto l'occasione di fare il braccetto. Particolarmente positiva la gara di Udine, con tanto di assist al bacio per Zapata. Per il kosovaro si prospetta dunque un cambio di ruolo rispetto al recente passato da esterno sinistro, ma occhio sempre alla situazione contrattuale. Vojvoda andrà in scadenza nel 2025, tra un anno, motivo per cui il Toro è chiamato ad una scelta. Se i granata decideranno di puntarci, andrà rinnovato il contratto. Altrimenti occorrerà una cessione o a fine anno sarebbe addio a zero.