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Wolverhampton-Torino 2-1: al Molineux finisce la corsa europea dei granata

Gianluca Sartori

Al 90' / Il gol di Belotti riaccende una fiammella di speranza, ma subito dopo Dendoncker rimette le cose a posto per i padroni di casa: alla fase a gironi ci va il Wolverhampton, più completo e più forte

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nostro inviato a Wolverhampton (Regno Unito)

Non c'è gloria per il Torino al Molineux Stadium di Wolverhampton. Serviva un'impresa, non è arrivata. Termina 2-1 la gara di ritorno dei playoff e a passare alla fase a gironi dell'Europa League è il Wolverhampton di Nuno Espirito Santo, che alla fine può esultare come un pazzo sotto la sir Jack Hayward stand. Il Torino tiene testa sino all'ultimo ad una squadra probabilmente più forte: anche da serate come queste passa la crescita di un gruppo, che ha pagato oltremisura soprattutto quanto successo con Nicolas Nkoulou. Su cinque gol presi, il Torino ne ha presi quattro non da squadra che fa della solidità difensiva il punto di forza.

Al Molineux Stadium si riparte dopo l'intervallo dall'1-0 per i padroni di casa, un risultato severo per il Toro che mette i padroni di casa quasi al sicuro: agli ospiti servirebbe infatti una ripresa da tre gol per passare il turno. Nessun cambio per Espirito Santo e Mazzarri, che ripartono dai ventidue della prima frazione. Il Toro prova ad accelerare e Baselli calcia in porta su punizione: Rui devia in angolo. Al 57' lo scenario è simile, il numero 8 granata ha una punizione a disposizione nei pressi del vertice sinistro dell'area di rigore. La batte bene, tesa a centro area, dove sbuca Belotti che di testa insacca di prepotenza. E' il settimo gol in sei partite, gol numero 77 in maglia granata: 1-1 e il Torino torna a rivedere un lumicino di speranza.

Speranza che viene però spenta nel giro di un minuto. Diogo Jota porta via la palla a Izzo sulla trequarti e fa "ciao" con la manina a Bremer, tira in porta ma Sirigu si oppone da campione. Sulla ribattuta, la palla va a Bremer che inopinatamente la lascia lì: Dendoncker subentra puntuale e piazza il piattone destro sul secondo palo. 2-1 Wolves, punto e a capo.

Il Wolverhampton è chirurgico nello smorzare sul nascere il tentativo di rimonta granata e poi sfrutta l'inerzia del match a quel punto favorevolissima, risultando padrone del campo. E poi a destra c'è sempre Traore che ogni volta che parte è difficilmente contenibile. Mazzarri prova a inserire forze fresche; dentro Berenguer e Meité per Aina e Rincon, i più a corto di fiato. Il Torino ha il merito di non mollare, con tutte le difficoltà del caso. Mazzarri effettua il terzo cambio: dentro Millico per Zaza. Negli ultimi dieci minuti sono due le occasionissime per i granata, dopo che Sirigu si supera su Dendoncker: prima Meité non centra la porta dal cuore dell'area dei rigore dopo un grande assist di Belotti, poi lo stesso Gallo - al termine di un'azione confusissima - si mette in proprio girandosi col sinistro: palla a un palmo dall'incrocio dei pali.

Gil Manzano assegna quattro minuti, il Molineux canta, il Toro non molla. Fino all'ultimo istante. I granata meriterebbero almeno il pareggio, che non arriva. Finisce così, su suolo inglese, l'avventura estiva del Torino di Mazzarri, al cospetto di una squadra più forte. Ma qualche rimpianto c'è.